DICONO DI NOI

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LA RASSEGNA STAMPA

Migranti, ad Alessandria primo tavolo di lavoro sulla salute mentale
RaiNews, Tgr Piemonte - 14/05/2024
Si è tenuto al Centro Congressi di Alessandria il primo Tavolo di lavoro dedicato alla salute mentale, cui hanno partecipato i referenti dei servizi sanitari e sociali e degli enti gestori di progetti di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati della provincia. L’iniziativa – nata nel progetto AgorAL, promosso dalla Prefettura con i fondi Fami, in partnership con associazioni Cambalache e Cultura e Sviluppo, cooperative Coompany& e Codici- punta a far fronte a problematiche di disagio dei migranti.
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Al Forte Acqui di Alessandria un’aula a cielo aperto e uno spazio di incontro per le donne
RadioGold - 11/10/2023
Uno spazio verde sempre più vivo e accogliente, per promuovere l’inclusione sociale di persone e famiglie con fragilità, a beneficio di tutta la comunità. Il Forte Acqui di Alessandria rafforza la sua potenzialità di luogo di incontro, crescita collettiva, opportunità di scambio per la cittadinanza. Nella mattinata di oggi, mercoledì 11 ottobre, l’Associazione Cambalache ha guidato una visita istituzionale con Intesa Sanpaolo, sostenitore del progetto “FORTE Insieme” attraverso il Programma Formula, realizzato in collaborazione con Fondazione CESVI.
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“Agire l’accoglienza”, il Festival diffuso parla di cibo e inclusione
La Stampa Alessandria - 17/06/2023
Il cibo unisce. Ha sempre unito gli individui in tutta la storia dell’uomo, delle sue migrazioni e di tutti i popoli. Accoglie e che crea comunità: e ogni piatto diventa casa. È per questa sua importanza che il cibo sarà il filo conduttore di «Agire l’accoglienza», festival diffuso che da oggi 17 giugno coinvolgerà Alessandria e anche il resto della provincia.
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“Name Climate Change”, venti volti per raccontare i timori legati al cambiamento climatico
La Stampa Alessandria - 16/06/2022
Raccontare il cambiamento climatico attraverso i volti di chi lo vive e lo sta subendo. Sarà raccolto in venti foto che faranno parte della mostra «Name Climate Change» che sarà possibile visitare da oggi, giovedì 16 giugno, al Centro Giovani Pittaluga ad Alessandria. A organizzare e ideare l’evento è l’Aps Cambalache.
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L’apicoltura in azienda che offre accoglienza e lavoro a cittadini stranieri
Italia che Cambia - 09/03/2022
Offrire percorsi di formazione in apicoltura e costruire nuove opportunità di inserimento lavorativo per rifugiati e richiedenti asilo, puntando sulla Corporate Social Responsibility, la Responsabilità Sociale d’Impresa. È questo il nuovo progetto che vede insieme Cambalache e ApicolturaUrbana.it, che uniscono due mondi: quello delle api e quello dell’inclusione sociale.
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La giornata mondiale delle Api
Comunicare il Sociale - 20/06/2021
“Se le api scomparissero dalla faccia della Terra, all’uomo rimarrebbero solo 4 anni di vita – diceva Albert Einstein – Niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più uomini“…

Accoglienza, formazione e lavoro. Sono queste le parole chiave che racchiudono l’essenza di Bee My Job, un progetto di apicoltura e agricoltura urbana e sociale nato ad Alessandria, grazie ad APS Cambalache, che vede protagonisti principali i rifugiati e richiedenti asilo.

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Apicoltura sociale: ecco i progetti che includono
Redattore Sociale - 20/06/2021
Grazie alle api e all’apicoltura sono nati diversi progetti di inclusione sociale: dai corsi per migranti a quelli nelle carceri, dalle cooperative sociali dedite all’apicoltura agli apiari accessibili ai disabili. Realtà che oggi possono celebrare con un certo orgoglio la “Giornata mondiale delle api”.
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Il lavoro di «dog sitter»? Si impara. Nasce il corso per immigrati
Corriere della Sera - Buone Notizie - 09/05/2021
L’iniziativa dell’associazione «Cambalache» ad Alessandria per favorire l’inclusione sociale e scongiurare l’abbandono di animali. Formazione tra teoria e pratica.
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L'inclusione comincia da un corso di apicoltura
Corriere della Sera - Buone Notizie 01/09/2020
Dal miele raccolto di arnia in arnia alla campagna informativa sul coronavirus in più lingue. Cambalache, associazione di promozione sociale nata nel 2011, rappresenta un modello alternativo di accoglienza e inclusione per richiedenti asilo e rifugiati.
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Abdul, il migrante che temeva le api, ora fa il miele e insegna ad allevarle
Corriere della Sera 29/04/2020
Quei novanta giorni della sua prima odissea, basterebbero a riempire un libro. Due mesi nel deserto, dal Senegal alla Libia; altri trenta giorni vissuti da schiavo, nelle carceri-ghetto del Paese nordafricano, aspettando soltanto di morire, e poi la fuga, per più di 15 chilometri a piedi. Verso il mare. Di notte, stipati in duecento su un gommone, che poteva ospitarne al massimo una trentina: eccola, la salvezza, con l’approdo in Sicilia. Ma la seconda odissea di Abdul Sane, 38enne senegalese, di Ziguinchor, nella regione di Casamance – dove è stato costretto, quattro anni fa, a lasciare moglie e due bambini -, per poco non è diventata la più difficile della sua vita.
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#Nonseisolo in tutte le lingue del mondo. La prevenzione spiegata ai migranti
Il manifesto 21/03/2020
Sono tante le lingue del mondo quanti i dubbi e le preoccupazioni. «Posso uscire di casa?», «Cosa succede se mi ferma la polizia», «Quali i sintomi del Coronavirus?», «A chi devo rivolgermi se sto male?». Diverse associazioni italiane che, da Nord a Sud, si occupano di richiedenti asilo, rifugiati e migranti, hanno deciso di semplificare la comunicazione rispetto agli ultimi decreti governativi e di dare un supporto a chi, straniero, si trova in situazioni non semplici, come essere in un nuovo Paese, in attesa di risposte sulla richiesta di asilo o alla ricerca di un lavoro o senza una vera e propria casa. Hanno lanciato campagne come #nonseisolo e #stopcovid19, realizzato video multilingue, attivato numeri di telefono e, soprattutto, iniziato a far rete, tanto che, ieri, se n’è accorto anche il New York Times. (di Mauro Ravarino)
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'You are not alone': Campaign to support refugees in Italy during corona emergency
InfoMigrants 20/03/2020
The organization Cambalache wants to help refugees and migrants understand what Italian authorities are doing to fight the coronavirus outbreak. The campaign #NONSEISOLO provides them with information in different languages and a chance to connect.

Should I avoid shaking hands? What do I do if I have been in contact with a person who is infected? How can I cope with stress?

With videos and infographics in simple language, the campaign #NONSEISOLO (‘You are not alone’) provides health advice and information about the emergency measures taken due to the coronavirus outbreak in Italy. (di Charlotte Hauswedell)

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Online Videos and Hotlines Help Refugees Cope With Italy's Coronavirus Lockdown
The New York Times 19/03/2020
We wanted a campaign to help them in this difficult period, because a lot of them don’t know what they have to do,” said APS Cambalache, the non-profit behind the effort.
It is posting the materials, written in simple English, French and Italian, on its website and Facebook page, and has also set up a WhatsApp account to assist and answer questions.
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The campaign to help Italy's more than 300,000 refugees have published informational videos online in 32 languages
Thomson Reuters Foundation News 19/03/2020
Against a dark blue background, white text interspersed with illustrations of a washing machine, a gas pump and a cigarette explains where people can shop during Italy’s unprecedented coronavirus lockdown.

At the bottom is a hashtag – #NONSEISOLO, which means “You are not alone”, the title of a campaign to help refugees and migrants navigate Italy’s efforts to contain the contagion, which has so far killed nearly 3,000 people in the country. (di Thin Lei Win)

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Apicoltura contro il caporalato: Bee My Job e MEDU insieme a Rosarno
Il Giornale del Cibo 18/12/2019
Imparare un mestiere e poterlo poi esercitare in condizioni di legalità è spesso un miraggio per migliaia di braccianti di origine straniera che, ogni anno, sono impegnati nella raccolta di pomodori, arance non soltanto nelle campagne italiane. Un’utopia che, per alcuni di loro, si trasforma in realtà attraverso progetti virtuosi che mettono in relazione rifugiati e richiedenti asilo con le aziende dei territori. Quasi un anno fa avevamo conosciuto Mara Alacqua, presidente dell’associazione di promozione sociale Cambalache, promotrice del progetto Bee My Job, un modello che unisce formazione e lavoro nel campo dell’apicoltura sostenuto anche dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Nato ad Alessandria, la scorsa estate, Bee My Job è “migrato” fino in Calabria, a Rosarno a due passi dalla Piana di Gioia Tauro, luogo tristemente noto proprio per le grandi e fatiscenti baraccopoli dove vivono (e muoiono) i braccianti stagionali, sfruttati dai caporali della zona. Abbiamo chiesto a Mara e a Chiara Cupo dell’associazione Vibosalus di raccontarci questa interessante collaborazione con Medici per i Diritti Umani.
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Migrants safeguard Italy's culinary heritage amid hostile rhetoric
Reuters 27/11/2019
About 40 km northeast is Alessandria where Senegalese refugee Abdul Sane trains other refugees and asylum seekers in beekeeping. Demand for traditional, hand-produced honey is growing, few people are willing to work with bees.
Cambalache, the non-profit that employs Sane, has trained 170 migrant beekeepers since 2015, most of whom have gone on to find jobs with Italian companies. The United Nations is helping it expand this model to other parts of Italy.
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Concluso il WORKSHOP di Capacity Building & Sharing sull’inclusione lavorativa dei richiedenti asilo e rifugiati
Stato Quotidiano 17/10/2019
Si è concluso il WORKSHOP Capacity Building & Sharing sull’inclusione lavorativa dei richiedenti asilo e rifugiati, tenutosi nei giorni 14 e 15 ottobre presso Casa dei diritti a Siponto. Diretto ad operatori del Terzo settore e pubblici, coinvolti nell’accoglienza e assistenza di rifugiati e richiedenti asilo, compresi i minori non accompagnati, il laboratorio è stato una occasione imperdibile per acquisire nuovi strumenti da impiegare nella progettazione di interventi pronti a sbocciare per innescare nuove forme di inclusione lavorativa e sociale. Progetti che mettono in rete realtà dei territori impegnate nell’accoglienza e nella tutela dei migranti e che sanno immaginare e costruire un futuro migliore
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iF Social Impact Prize 2019 Recipients Announced - Bee My Job tra i premiati
Dexigner 22/09/2019
iF has revealed the recipients of the first round of the 2019 Social Impact Prize. Twice a year, iF donates a total of EUR 50,000 to exceptional projects that tackle the most urgent challenges facing our society.

“The iF SOCIAL IMPACT PRIZE is very close to our hearts. Together with our student award, the iF DESIGN TALENT AWARD, it is our contribution to the common good all around the world,” commented Ralph Wiegmann, iF Managing Director. “People and their involvement are key – and we honor them by giving them a platform through the iF WORLD DESIGN GUIDE, where they can share their ideas for solving social challenges. For us, it is also important to highlight the role that design can play in addressing urgent social issues.”

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Dalla tendopoli all’apicoltura, cinque ragazzi ritrovano un futuro grazie a Medici per i diritti umani
Repubblica 31/08/2019
In Calabria, nella piana di Gioia Tauro, braccianti africani sono stati inseriti in un percorso professionale e hanno ora la prospettiva di un lavoro stabile. Le realtà coinvolte hanno firmato una carta etica per il rispetto dei diritti del lavoratore.
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Quando la salvezza si chiama miele. Con Medu e Terragiusta 5 migranti diventano apicoltori
MediterraneiNews 22/08/2019
Partire da una tendopoli, senza la prospettiva di un futuro. Le giornate passate nei campi, sotto il sole cocente, la notte al buio, solo la terra sotto i piedi e nessun diritto sulla propria pelle. Ritrovarsi tra le mani un contratto regolare, un letto dove dormire, il rispetto della propria dignità e il sogno di un lavoro e di una vita stabile. Una prospettiva.
Sono migliaia ogni anno i migranti, per lo più di origine africana, che arrivano in Calabria, nella piana di Gioia Tauro, per la raccolta stagionale: arance, fragole, pomodori. Chi vive in alloggi di fortuna, chi nella baraccopoli, sgomberata a marzo scorso, quindi nella tendopoli, i più fortunati in un container. Ma per cinque di loro una porta si sta aprendo, grazie all’apicoltura e a Bee My Job, il cui modello di formazione e inserimento lavorativo è arrivato anche in questa difficile area di intervento.
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Historical Mirrorism: Reckoning with Migration and Integration in Italy
The Yale Review of International Studies – aprile 2019
On a breezy day in late July, Abdul Sane bikes to a plot of land outside of Forte Di Acqui Park in Alessandria, Italy. The plot is flanked on both sides by vegetable gardens run by Caritas Diocesana of Alessandria, which distributes lots to economically vulnerable citizens for farming. Sane wears the top portion of a beekeeper’s suit and lights a hive smoker stuffed with dried grass. An experienced beekeeper of two years, he slips on a veil to protect his head and face, but forgoes gloves. He wanders over to an expansive apiary comprised of twenty bee hives. Surrounded by synchronized buzzing and puffing smoke along the way, he explains, “The smoke calms the bees, making my job easier.”
Sane is head beekeeper of the Bee My Job program established and managed by the Associazione di Sociale Promozione Cambalache (APS Cambalache). The mission of Bee My Job is to promote the social and economic integration of asylum-seekers and immigrants.
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Il trailer di The Climate Limbo, il documentario sulle migrazioni e i mutamenti climatici
Rivista Studio, 16/04/2019
Quando discutiamo di migranti, soprattutto in Italia dove il dibattito è avvelenato dall’opportunismo politico, spesso dimentichiamo il ruolo che i cambiamenti climatici oggi rivestono nell’innescare le migrazioni umane. È su questo tema che vuole riflettere The Climate Limbo, il documentario scritto da Elena Brunello e diretto da Paolo Caselli e Francesco Ferri, che racconta le storie di quanti hanno abbandonato le loro terre perché diventate impossibili da vivere, ma anche di tutti quegli agricoltori e allevatori italiani sul cui lavoro influiscono sempre di più i cambiamenti del clima.
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Immigrazione e lavoro: 5 storie innovative che migliorano la società
Le Nius 2/04/2019
Ci siamo talmente assuefatti ad un immaginario fatto di sbarchi o non sbarchi, porti chiusi o porti aperti, accoglienza o respingimenti, che ci dimentichiamo del 90% degli immigrati presenti in Italia che risiede regolarmente nel nostro paese e nel nostro paese si è costruito, o sta provando a costruirsi, un nuovo pezzo del suo percorso di vita.
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Bee My Job, un progetto di apicoltura urbana per promuovere l’integrazione
Il Giornale del cibo, 22/02/2019
“Nel mondo delle api dove c’è collaborazione, c’è valore. È un’ottima metafora di quella che dovrebbe essere anche la nostra società”, così Mara Alacqua, presidente dell’associazione Cambalache, riassume in un’unica suggestione il senso di Bee My Job, progetto di apicoltura urbana e sociale che coinvolge, ad Alessandria e non solo, richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione internazionale.
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Così il rifugiato può diventare un apicoltore.
Il Sole 24 Ore, 3/05/2018
E’ giovane, arriva dal Bangladesh ed è un rifugiato. Ha terminato il periodo di tirocinio ed è pronto per essere inserito stabilmente in una azienda apistica di Genova, Apicoltura Piccardo. «Dopo alcune difficoltà burocratiche ce l’abbiamo fatta: stiamo preparando le carte per l’assunzione con il contratto agricolo», conferma Benedetto Piccardo, amministratore unico della piccola impresa ligure. Piccardo è uno dei 27 imprenditori dell’apicoltura italiana che dal 2015 ad oggi hanno consentito a 44 rifugiati e richiedenti asilo di imparare un mestiere e che in almeno sette casi hanno anche offerto una occupazione stabile, con un regolare contratto di assunzione.
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Nuovo furto al Forte Acqui: portate via le reti che proteggono dalle api.
AlessandriaNews, 18/04/2018
Un gesto non solamente illegale ma particolarmente odioso perché colpisce chi si impegna per aiutare il prossimo, è quanto è successo nella notte fra lunedì e martedì, quando qualcuno ha tagliato e asportato la recinzione, di un certo valore, predisposta dall’associazione Cambalache a Forte Acqui. “Ci sentiamo impotenti”.
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Le virtù del miele e i segreti per scegliere quello migliore.
Tv2000- Siamo Noi, 12/04/2018
Come scegliere il miele migliore, buono e soprattutto italiano? Questo prodotto fa bene alla salute e oggi scopriremo le sue mille virtù e i tanti modi di utilizzarlo. Ospiti in studio: Maura Pismataro, personal chef; Daniele Segnini, nutrizionista; Federico Coccia, Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Angela Garofalo, responsabile zootecnia e apicoltura Confederazione Italiana Agricoltori; Letizia Davoli, conduttrice di Tv2000, e collegata da Milano Debora Morano di Aps Cambalache.
Guarda la puntata
``Bee my job``, un lavoro in apicoltura per i richiedenti asilo.
Redattore Sociale, 11/04/2018
Originario del Senegal, Abdul è stato accolto ad Alessandria dove ha partecipato al progetto di apicoltura urbana e sociale “Bee my job”, rivolto a rifugiati e richiedenti asilo. Oggi fa il tutor a chi segue lo stesso percorso di formazione e integrazione professionale. Se ne parla a Italia-Italie.
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L’UNHCR premia le aziende che favoriscono l’integrazione dei rifugiati.
22/03/2017 www.unhcr.it
L’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) ha premiato questa mattina, presso la sede di Assolombarda, alla presenza di rappresentanti del Comune e della Prefettura di Milano, le aziende che nel 2017 si sono contraddistinte per aver favorito l’inserimento professionale dei rifugiati e per aver sostenuto il loro processo d’integrazione in Italia.
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Bee My Job su Radio24 - Il Sole24Ore.
17/03/2018 Radio24
Francesca Bongiorno, operatrice di APS Cambalache, racconta “Bee My Job” ai microfoni di Valentina Furlanetto nel programma settimanale “Indovina chi viene a cena?”.
Ascolta il podcast della trasmissione
Migranti a scuola di apicoltura: così l’integrazione è più dolce. Il progetto di Alessandria esportato da Nord a Sud.
16/02/2018 La Stampa
“Bee My Job” è un’iniziativa che da già ha ottenuto risposte positive sia da parte delle aziende interessate ad assumere, sia dei futuri apicoltori per imparare un mestiere.
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Bee My Job non lascia ma triplica. Spin-off in Centro e Sud Italia e sostegno dell’UNHCR.
14/02/2018 AlessandriaNews
Il progetto, che si occupa di formazione e inserimenti lavorativi dei richiedenti asilo, è un premiato modello alessandrino di integrazione che è giunto alla sua quarta edizione. Con al centro sempre integrazione, api e agricoltura, si aggiungono tante novità e partnership importanti.
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Bee My Job: Il Riscatto delle Api.
www.ilcartello.eu - 14/12/17
Prendete una cartina geografica e piazzatevi sopra l’Africa. Svoltate verso la costa e tuffatevi in mare. Arrivate in Italia, a nuoto o come riuscite, se ce la fate.
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La storia di Abdul, da prigioniero in Libia ad apicoltore in Piemonte.
6/11/2017- www.tpi.it
Il documentario Bee My Job, prodotto dall’associazione Cambalache che si occupa di integrare rifugiati e richiedenti asilo, è il racconto di come il destino delle api e degli uomini si intrecciano.
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“Bee my job film”, al Macallè la presentazione del trailer.
AlessandriaNews, 18/09/2017
Un documentario che gioca sulla similitudine tra l’importanza di uno sciame d’api per l’equilibrio dell’ecosistema e la necessità di lasciare spazio alle contaminazioni culturali, di accogliere chi fugge da guerre, chi è minacciato da sistemi fragili e pericolosi.
Bee My Job: ad Alessandria migranti africani addestrati a apicoltura.
OnuItalia, 05/09/2017
“Bee My Job”: con questo slogan un gruppo in Italia sta addestrando migranti arrivati dall’Africa sub-Sahariana a diventare apicoltori. Gli sforzi fatti dall’Unione Europea per contenere il traffico di persone dal continente africano non tengono conto del fatto che l’Europa ha bisogno di questo tipo di lavoratori, sostengono gli organizzatori del progetto. Secondo Oxfam l’Italia da sola avrà bisogno di 1,6 milioni di migranti nei prossimi 10 anni.
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African Migrants Find Work as Beekeepers in Italy.
Voice Of America, 01/09/2017
A group in Italy is training migrants — mostly from sub-Saharan Africa — as beekeepers, then pairing them with honey producers who need employees. Aid groups say new efforts by European leaders to stem the flow of migrants from Africa ignores the fact that Europe needs these workers. According to Oxfam, Italy alone will need 1.6 million migrants over the next 10 years.
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La nuova vita passa da un lavoro. Ma le opportunità sono per pochi.
La Stampa, 31/08/2017
Nel turismo e in agricoltura le rare esperienze che funzionano. Però la maggior parte dei migranti non completa la formazione.
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Clima “impazzito” sconvolge le api e riduce la produzione di miele.
radiogold.it, 09/08/2017
A confermare le difficoltà del settore sono anche alcuni apicoltori della provincia di Alessandria.
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Bee my job: un cortometraggio su integrazione e rispetto della natura.
radiogold.it, 06/08/2017
Promosso dall’associazione Cambalache, racconta la storia di Abdul, un rifugiato senegalese proveniente da una famiglia contadina, che ad Alessandria ha saputo ricostruire un rapporto con la terra e con le api.
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``Bee My Job``, i volti e le api tra docufilm e fotografie.
Il Piccolo, 04/08/2017
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“Bee My Job”: il progetto è protagonista di una mostra fotografica e di un cortometraggio.
alessandrianews.it 04/08/2017
Durante il corso di formazione in apicoltura e agricoltura biologica il fotografo Daniele Robotti ha realizzato una serie di scatti dei partecipanti e dei loro insegnanti al lavoro. Il documentario di Due Otto Film mette in luce i diversi aspetti di questa esperienza: la conoscenza del territorio, l’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo e il rispetto della natura.
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L’integrazione di rifugiati e migranti si fa con l’apicoltura.
La Stampa, 25/07/2017
“Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Così recita l’articolo 10 della nostra Costituzione e a volte c’è chi se ne ricorda. Per creare valore si deve lasciare spazio alle contaminazioni. È il messaggio del progetto di apicoltura urbana e sociale di Bee my job 2.0 promosso dall’associazione Cambalache, che vede il coinvolgimento di rifugiati e richiedenti asilo accolti nella città di Alessandria.
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'Bee My Job' unites beekeeping with refugees for integration.
INFOMIGRANTS - ANSA - 17/07/2017
Honey that tastes like reception and integration: “Bee My Job” is an Italian training and job placement programme in the beekeeping sector for refugees and asylum seekers.
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“Bee My Job 2.0”: presto le ``cassette`` acquistabili con i frutti del lavoro dei migranti.
alessandrianews.it, 16/07/2017
Attivati 24 nuovi tirocini rivolti ai rifugiati e ai richiedenti asilo accolti dall’associazione Cambalache e inseriti nel progetto SPRAR del Comune di Alessandria, a cui da quest’anno hanno avuto accesso anche soggetti svantaggiati individuati dal CISSACA di Alessandria e dalla Cooperativa Sociale Coompany&.
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Bee my job, apicoltura con rifugiati per l'integrazione - Progetto di formazione e inserimento lavorativo ad Alessandria.
ANSA - 14/07/2017
Da migranti ad apicoltori. “Bee my job” è un progetto di apicoltura urbana e sociale con la quale rifugiati e richiedenti asilo hanno l’opportunità di imparare un mestiere, incontrare i cittadini italiani e integrarsi attraverso il lavoro. L’iniziativa è portata avanti nel comune di Alessandria dall’associazione di promozione sociale Cambalache e coinvolge i migranti ospiti dei centri di accoglienza del comune e i soggetti vulnerabili aiutati dai progetti di Caritas e servizi sociali.
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Zucchini coltivati dai migranti ora si acquistano su WhatsApp.
La Stampa - 07/07/2017
Gli ortaggi curati dai richiedenti asilo si vendono su WhatsApp: è stato aperto un gruppo (con oltre 250 partecipanti, per ora) su cui ogni giorno vengono condivise le foto del raccolto e delle verdure disponibili.
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Accoglienza immigrati da manuale con Bee My Job.
Fondazione SociAL - 28/06/17
Il progetto Bee my job, promosso dall’Associazione Camabalche e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014 e 2016, è stato inserito nel Manuale nazionale della buone partiche dello SPRAR.
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Bee My Job selezionato dalla Robert F. Kennedy Human Rights.
Fondazione SociAL - 28/06/17
Bee My Job, il progetto di apicoltura urbana e sociale per rifugiati e richiedenti asilo promosso dall’Associazione Camablache e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016 e 2016, è una delle 10 best practices individuate dalla Robert F Kennedy Human Rights per la RFK Flagship Initiative for Mediterranean Challenges.
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L'apicoltura dei richiedenti asilo piace anche a livello nazionale.
Il Piccolo - 07/04/2017
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Apicoltura solidale.
L'Apis - n. 3 marzo-aprile 2017
Coltivare significa letteralmente lavorare un terreno affinché produca frutti. Il raccolto che la nostra associazione Cambalache ha immaginato è fatto di rispetto, di inclusione, di conoscenza e reciproco scambio. Il terreno giusto per mettere in pratica questo impegno lo ha trovato quando ha avuto accesso al mondo delle api.
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Rifugiati e richiedenti asilo si formano all’EnAIP.
enaip.piemonte.it, 27/02/2017
Partito presso l’EnAIP di Alessandria, il 20 febbraio, un corso di formazione in agricoltura e apicoltura. I beneficiari sono rifugiati, richiedenti asilo e soggetti deboli, individuati da APS Cambalache, Cissaca, Coompany& e Caritas Diocesana di Alessandria.
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Rifugiati e richiedenti asilo in aula con “Bee My Job 2.0” e “Iniziativa Lavoro”.
Alessandria news - 25/02/2017
Quest’anno i progetti “Bee My Job 2.0” e “Iniziativa Lavoro”, promossi da Aps Cambalache, portano in aula 25 nuovi studenti per il corso di formazione in apicoltura e agricoltura biologica. I beneficiari dei progetti sono rifugiati, richiedenti asilo e soggetti deboli, individuati da APS Cambalache, Cissaca, Coompany& e Caritas Diocesana di Alessandria.
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In salvo dalla Guinea, muore mentre va al lavoro.
La Stampa - 16/10/2016
Sopravvivere all’Odissea sulla carretta del mare e poi morire per un incidente in bici proprio quando la vita comincia a girare per il verso giusto. Il bastone tra le ruote gliel’ha messo il destino: lo scorso venerdì 7 ottobre, un automobilista ha aperto la portiera della macchina mentre Sirabji Bjau, 21 anni, in sella alla sua bici stava raggiungendo il posto di lavoro.
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Ora i migranti studiano per fare gli apicoltori - Un nuovo progetto al Forte Acqui vuole aiutarli a trovare lavoro.
La Stampa - 27/03/2016
Si avvicinano alle api senza timore, maneggiano i telai scordandosi dei guanti e si muovono tra le arnie con una tranquillità che stupisce. La paura non è un limite per i ragazzi che partecipano al progetto Bee My Job dell’associazione Cambalache di Alessandria: sono tutti richiedenti asilo tra i 17 e i 30 anni.
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Bee My Job: per una cultura rispettosa di uomini e ambiente.
L'Apis - n.2 - Febbraio 2016
Mettiamo alcune imprese leader nel settore dell’apicoltura. Mettiamo un gruppo di ragazzi arrivati in Italia da varie parti del mondo per fuggire dalla guerra, dalla fame, dalle torture e cercare un futuro migliore. Aggiungiamo la voglia di mettersi in gioco, con una nuova professione e poi loro, quegli straordinari animali che sono le api. Ed ecco che nasce un percorso, una nuova esperienza di vita per un gruppo di giovani, quattro richiedenti asilo provenienti da diversi paesi dell’Africa, e al tempo stesso per due aziende piemontesi che con loro hanno iniziato a lavorare.
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Ismail, il profugo apicoltore che ora insegna il mestiere.
Il secolo XIX - 09/10/2016
La paura più grande da affrontare è stata quella verso le api, «perché da noi, in Africa, sono più aggressive». Dopo due anni, c’è chi maneggia le arnie a mani nude.
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Una mattinata con le api e il ronzio dell'integrazione.
Il Piccolo - 07/10/2016
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La natura sociale dell’apicoltura.
Blog Luca Fanelli - 29/10/2015
Delle testimonianze emerse nella tavola rotonda su apicoltura e cooperazione, una delle più efficaci, a mio parere è stata quella di Celso, che ha raccontato delle sue esperienze in Africa: “Appena arrivato, con il mio sapere tecnico di apicoltore, ho constatato che nessuno applicava delle tecniche moderne.
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A Forte Acqui l’apiario urbano e solidale.
Zapping - 28/10/2015
Combinare l’accoglienza e la formazione professionale, regalando al contempo qualcosa d’innovativo alla città, non è un obiettivo facile da conseguire. Eppure, APS Cambalache, supportata dalla Fondazione SociAL e da altri 13 partner, pubblici e privati, c’é riuscita grazie al progetto “Bee My Job” e all’apertura dell’apiario urbano al Forte Acqui di Alessandria.
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L’apicoltura a Forte Acqui grazie a Bee My Job.
Fondazione SociAL - 12/10/2015
Sono state inaugurate giovedì 1 ottobre le arnie del progetto Bee My Job, un’iniziativa di apicoltura sociale e urbana avviata dall’associazione Cambalache, con l’intento di formare professionalmente e inserire nel mondo del lavoro i richiedenti asilo e i rifugiati.
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L'apicoltura sbarca a Forte Acqui.
Alessandria news - 05/10/2015
Sono state inaugurate giovedì 1 ottobre le arnie del progetto Bee My Job, un’iniziativa di apicoltura sociale e urbana avviata dall’associazione Cambalache, con l’intento di formare professionalmente e inserire nel mondo del lavoro i richiedenti asilo e i rifugiati.
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Allevare le api? Può favorire l'integrazione dei rifugiati.
Repubblica - 05/05/2015
Un progetto sperimentale che punta sul mezzo più prezioso per restituire dignità e favorire l’integrazione: il lavoro. Una scommessa che passa attraverso la natura e l’articolato sistema di vita delle api, alleate indispensabili del mondo agricolo.
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Rifugiati apicoltori in quel di Alessandria.
Vie di fuga - 28/04/2015
Ad Alessandria negli anni della crisi, dove trovare lavoro sembra quasi un miracolo, soprattutto se si è stranieri, nasce un progetto che unisce ambiente, rifugiati, richiedenti asilo e lavoro. Promotrice del progetto è l’Associazione Cambalache e il titolo del progetto, che gioca con l’inglese, non lascia spazio a dubbi: “Bee my job”.
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Rifugiati politici e apicoltura.
Aspromiele - 31/03/2015
Aspromiele ha collaborato con l’associazione “Cambalache”, da anni impegnata in provincia di Alessandria nell’accoglienza di cittadini stranieri, alla realizzazione del progetto “Bee My Job” (leggi tutto), finanziato dalla Fondazione SociAL, organizzando un corso di formazione in apicoltura rivolto a 17 persone richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
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I profughi diventano apicoltori e tengono lezioni ai ragazzi
La Stampa - 2015
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LA RASSEGNA STAMPA

Al Forte Acqui di Alessandria un’aula a cielo aperto e uno spazio di incontro per le donne
RadioGold - 11/10/2023
Uno spazio verde sempre più vivo e accogliente, per promuovere l’inclusione sociale di persone e famiglie con fragilità, a beneficio di tutta la comunità. Il Forte Acqui di Alessandria rafforza la sua potenzialità di luogo di incontro, crescita collettiva, opportunità di scambio per la cittadinanza. Nella mattinata di oggi, mercoledì 11 ottobre, l’Associazione Cambalache ha guidato una visita istituzionale con Intesa Sanpaolo, sostenitore del progetto “FORTE Insieme” attraverso il Programma Formula, realizzato in collaborazione con Fondazione CESVI.
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“Agire l’accoglienza”, il Festival diffuso parla di cibo e inclusione
La Stampa Alessandria - 17/06/2023
Il cibo unisce. Ha sempre unito gli individui in tutta la storia dell’uomo, delle sue migrazioni e di tutti i popoli. Accoglie e che crea comunità: e ogni piatto diventa casa. È per questa sua importanza che il cibo sarà il filo conduttore di «Agire l’accoglienza», festival diffuso che da oggi 17 giugno coinvolgerà Alessandria e anche il resto della provincia.
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“Name Climate Change”, venti volti per raccontare i timori legati al cambiamento climatico
La Stampa Alessandria - 16/06/2022
Raccontare il cambiamento climatico attraverso i volti di chi lo vive e lo sta subendo. Sarà raccolto in venti foto che faranno parte della mostra «Name Climate Change» che sarà possibile visitare da oggi, giovedì 16 giugno, al Centro Giovani Pittaluga ad Alessandria. A organizzare e ideare l’evento è l’Aps Cambalache.
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L’apicoltura in azienda che offre accoglienza e lavoro a cittadini stranieri
Italia che Cambia - 09/03/2022
Offrire percorsi di formazione in apicoltura e costruire nuove opportunità di inserimento lavorativo per rifugiati e richiedenti asilo, puntando sulla Corporate Social Responsibility, la Responsabilità Sociale d’Impresa. È questo il nuovo progetto che vede insieme Cambalache e ApicolturaUrbana.it, che uniscono due mondi: quello delle api e quello dell’inclusione sociale.
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La giornata mondiale delle Api
Comunicare il Sociale - 20/06/2021
“Se le api scomparissero dalla faccia della Terra, all’uomo rimarrebbero solo 4 anni di vita – diceva Albert Einstein – Niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più uomini“…

Accoglienza, formazione e lavoro. Sono queste le parole chiave che racchiudono l’essenza di Bee My Job, un progetto di apicoltura e agricoltura urbana e sociale nato ad Alessandria, grazie ad APS Cambalache, che vede protagonisti principali i rifugiati e richiedenti asilo.

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Apicoltura sociale: ecco i progetti che includono
Redattore Sociale - 20/06/2021
Grazie alle api e all’apicoltura sono nati diversi progetti di inclusione sociale: dai corsi per migranti a quelli nelle carceri, dalle cooperative sociali dedite all’apicoltura agli apiari accessibili ai disabili. Realtà che oggi possono celebrare con un certo orgoglio la “Giornata mondiale delle api”.
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Il lavoro di «dog sitter»? Si impara. Nasce il corso per immigrati
Corriere della Sera - Buone Notizie 09/05/2021
L’iniziativa dell’associazione «Cambalache» ad Alessandria per favorire l’inclusione sociale e scongiurare l’abbandono di animali. Formazione tra teoria e pratica
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L'inclusione comincia da un corso di apicoltura
Corriere della Sera - Buone notizie 01/09/2020
Dal miele raccolto di arnia in arnia alla campagna informativa sul coronavirus in più lingue. Cambalache, associazione di promozione sociale nata nel 2011, rappresenta un modello alternativo di accoglienza e inclusione per richiedenti asilo e rifugiati…
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Abdul, il migrante che temeva le api, ora fa il miele e insegna ad allevarle
Corriere della Sera 29/04/2020
Quei novanta giorni della sua prima odissea, basterebbero a riempire un libro. Due mesi nel deserto, dal Senegal alla Libia; altri trenta giorni vissuti da schiavo, nelle carceri-ghetto del Paese nordafricano, aspettando soltanto di morire, e poi la fuga, per più di 15 chilometri a piedi. Verso il mare. Di notte, stipati in duecento su un gommone, che poteva ospitarne al massimo una trentina: eccola, la salvezza, con l’approdo in Sicilia. Ma la seconda odissea di Abdul Sane, 38enne senegalese, di Ziguinchor, nella regione di Casamance – dove è stato costretto, quattro anni fa, a lasciare moglie e due bambini -, per poco non è diventata la più difficile della sua vita.
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#Nonseisolo in tutte le lingue del mondo. La prevenzione spiegata ai migranti
Il manifesto 21/03/2020
Sono tante le lingue del mondo quanti i dubbi e le preoccupazioni. «Posso uscire di casa?», «Cosa succede se mi ferma la polizia», «Quali i sintomi del Coronavirus?», «A chi devo rivolgermi se sto male?». Diverse associazioni italiane che, da Nord a Sud, si occupano di richiedenti asilo, rifugiati e migranti, hanno deciso di semplificare la comunicazione rispetto agli ultimi decreti governativi e di dare un supporto a chi, straniero, si trova in situazioni non semplici, come essere in un nuovo Paese, in attesa di risposte sulla richiesta di asilo o alla ricerca di un lavoro o senza una vera e propria casa. Hanno lanciato campagne come #nonseisolo e #stopcovid19, realizzato video multilingue, attivato numeri di telefono e, soprattutto, iniziato a far rete, tanto che, ieri, se n’è accorto anche il New York Times. (di Mauro Ravarino)
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'You are not alone': Campaign to support refugees in Italy during corona emergency
InfoMigrants 20/03/2020
The organization Cambalache wants to help refugees and migrants understand what Italian authorities are doing to fight the coronavirus outbreak. The campaign #NONSEISOLO provides them with information in different languages and a chance to connect.

Should I avoid shaking hands? What do I do if I have been in contact with a person who is infected? How can I cope with stress?

With videos and infographics in simple language, the campaign #NONSEISOLO (‘You are not alone’) provides health advice and information about the emergency measures taken due to the coronavirus outbreak in Italy. (di Charlotte Hauswedell)

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Online Videos and Hotlines Help Refugees Cope With Italy's Coronavirus Lockdown
New York Times 19/03/2020
We wanted a campaign to help them in this difficult period, because a lot of them don’t know what they have to do,” said APS Cambalache, the non-profit behind the effort.
It is posting the materials, written in simple English, French and Italian, on its website and Facebook page, and has also set up a WhatsApp account to assist and answer questions.
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The campaign to help Italy's more than 300,000 refugees have published informational videos online in 32 languages
Thomson Reuters Foundation News 19/03/2020
Against a dark blue background, white text interspersed with illustrations of a washing machine, a gas pump and a cigarette explains where people can shop during Italy’s unprecedented coronavirus lockdown.

At the bottom is a hashtag – #NONSEISOLO, which means “You are not alone”, the title of a campaign to help refugees and migrants navigate Italy’s efforts to contain the contagion, which has so far killed nearly 3,000 people in the country. (di Thin Lei Win)

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Apicoltura contro il caporalato: Bee My Job e MEDU insieme a Rosarno
Il Giornale del Cibo 18/12/2019
Imparare un mestiere e poterlo poi esercitare in condizioni di legalità è spesso un miraggio per migliaia di braccianti di origine straniera che, ogni anno, sono impegnati nella raccolta di pomodori, arance non soltanto nelle campagne italiane. Un’utopia che, per alcuni di loro, si trasforma in realtà attraverso progetti virtuosi che mettono in relazione rifugiati e richiedenti asilo con le aziende dei territori. Quasi un anno fa avevamo conosciuto Mara Alacqua, presidente dell’associazione di promozione sociale Cambalache, promotrice del progetto Bee My Job, un modello che unisce formazione e lavoro nel campo dell’apicoltura sostenuto anche dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Nato ad Alessandria, la scorsa estate, Bee My Job è “migrato” fino in Calabria, a Rosarno a due passi dalla Piana di Gioia Tauro, luogo tristemente noto proprio per le grandi e fatiscenti baraccopoli dove vivono (e muoiono) i braccianti stagionali, sfruttati dai caporali della zona. Abbiamo chiesto a Mara e a Chiara Cupo dell’associazione Vibosalus di raccontarci questa interessante collaborazione con Medici per i Diritti Umani.
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Migrants safeguard Italy's culinary heritage amid hostile rhetoric
Reuters 27/11/2019
About 40 km northeast is Alessandria where Senegalese refugee Abdul Sane trains other refugees and asylum seekers in beekeeping. Demand for traditional, hand-produced honey is growing, few people are willing to work with bees.
Cambalache, the non-profit that employs Sane, has trained 170 migrant beekeepers since 2015, most of whom have gone on to find jobs with Italian companies. The United Nations is helping it expand this model to other parts of Italy.
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Concluso il WORKSHOP di Capacity Building & Sharing Sull’inclusione lavorativa dei richiedenti asilo e rifugiati
Stato Quotidiano 17/10/2019
Si è concluso il WORKSHOP Capacity Building & Sharing sull’inclusione lavorativa dei richiedenti asilo e rifugiati, tenutosi nei giorni 14 e 15 ottobre presso Casa dei diritti a Siponto. Diretto ad operatori del Terzo settore e pubblici, coinvolti nell’accoglienza e assistenza di rifugiati e richiedenti asilo, compresi i minori non accompagnati, il laboratorio è stato una occasione imperdibile per acquisire nuovi strumenti da impiegare nella progettazione di interventi pronti a sbocciare per innescare nuove forme di inclusione lavorativa e sociale. Progetti che mettono in rete realtà dei territori impegnate nell’accoglienza e nella tutela dei migranti e che sanno immaginare e costruire un futuro migliore.
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iF Social Impact Prize 2019 Recipients Announced - Bee My Job tra i premiati
Dexigner 22/09/2019
iF has revealed the recipients of the first round of the 2019 Social Impact Prize. Twice a year, iF donates a total of EUR 50,000 to exceptional projects that tackle the most urgent challenges facing our society.

“The iF SOCIAL IMPACT PRIZE is very close to our hearts. Together with our student award, the iF DESIGN TALENT AWARD, it is our contribution to the common good all around the world,” commented Ralph Wiegmann, iF Managing Director. “People and their involvement are key – and we honor them by giving them a platform through the iF WORLD DESIGN GUIDE, where they can share their ideas for solving social challenges. For us, it is also important to highlight the role that design can play in addressing urgent social issues.”

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Dalla tendopoli all’apicoltura, cinque ragazzi ritrovano un futuro grazie a Medici per i diritti umani
Repubblica 31/08/2019
In Calabria, nella piana di Gioia Tauro, braccianti africani sono stati inseriti in un percorso professionale e hanno ora la prospettiva di un lavoro stabile. Le realtà coinvolte hanno firmato una carta etica per il rispetto dei diritti del lavoratore.
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Quando la salvezza si chiama miele. Con Medu e Terragiusta 5 migranti diventano apicoltori
MediterraneiNews 22/08/2019
Partire da una tendopoli, senza la prospettiva di un futuro. Le giornate passate nei campi, sotto il sole cocente, la notte al buio, solo la terra sotto i piedi e nessun diritto sulla propria pelle. Ritrovarsi tra le mani un contratto regolare, un letto dove dormire, il rispetto della propria dignità e il sogno di un lavoro e di una vita stabile. Una prospettiva.
Sono migliaia ogni anno i migranti, per lo più di origine africana, che arrivano in Calabria, nella piana di Gioia Tauro, per la raccolta stagionale: arance, fragole, pomodori. Chi vive in alloggi di fortuna, chi nella baraccopoli, sgomberata a marzo scorso, quindi nella tendopoli, i più fortunati in un container. Ma per cinque di loro una porta si sta aprendo, grazie all’apicoltura e a Bee My Job, il cui modello di formazione e inserimento lavorativo è arrivato anche in questa difficile area di intervento.
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Historical Mirrorism: Reckoning with Migration and Integration in Italy
The Yale Review of International Studies – aprile 2019
On a breezy day in late July, Abdul Sane bikes to a plot of land outside of Forte Di Acqui Park in Alessandria, Italy. The plot is flanked on both sides by vegetable gardens run by Caritas Diocesana of Alessandria, which distributes lots to economically vulnerable citizens for farming. Sane wears the top portion of a beekeeper’s suit and lights a hive smoker stuffed with dried grass. An experienced beekeeper of two years, he slips on a veil to protect his head and face, but forgoes gloves. He wanders over to an expansive apiary comprised of twenty bee hives. Surrounded by synchronized buzzing and puffing smoke along the way, he explains, “The smoke calms the bees, making my job easier.”
Sane is head beekeeper of the Bee My Job program established and managed by the Associazione di Sociale Promozione Cambalache (APS Cambalache). The mission of Bee My Job is to promote the social and economic integration of asylum-seekers and immigrants.
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Il trailer di The Climate Limbo, il documentario sulle migrazioni e i mutamenti climatici
Rivista Studio, 16/04/2019
Quando discutiamo di migranti, soprattutto in Italia dove il dibattito è avvelenato dall’opportunismo politico, spesso dimentichiamo il ruolo che i cambiamenti climatici oggi rivestono nell’innescare le migrazioni umane. È su questo tema che vuole riflettere The Climate Limbo, il documentario scritto da Elena Brunello e diretto da Paolo Caselli e Francesco Ferri, che racconta le storie di quanti hanno abbandonato le loro terre perché diventate impossibili da vivere, ma anche di tutti quegli agricoltori e allevatori italiani sul cui lavoro influiscono sempre di più i cambiamenti del clima.
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Immigrazione e lavoro: 5 storie innovative che migliorano la società
Le Nius 2/04/2019
Ci siamo talmente assuefatti ad un immaginario fatto di sbarchi o non sbarchi, porti chiusi o porti aperti, accoglienza o respingimenti, che ci dimentichiamo del 90% degli immigrati presenti in Italia che risiede regolarmente nel nostro paese e nel nostro paese si è costruito, o sta provando a costruirsi, un nuovo pezzo del suo percorso di vita.
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Bee My Job, un progetto di apicoltura urbana per promuovere l’integrazione
Il Giornale del cibo, 22/02/2019
“Nel mondo delle api dove c’è collaborazione, c’è valore. È un’ottima metafora di quella che dovrebbe essere anche la nostra società”, così Mara Alacqua, presidente dell’associazione Cambalache, riassume in un’unica suggestione il senso di Bee My Job, progetto di apicoltura urbana e sociale che coinvolge, ad Alessandria e non solo, richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione internazionale.
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Così il rifugiato può diventare un apicoltore.
Il Sole 24 Ore, 3/05/2018
E’ giovane, arriva dal Bangladesh ed è un rifugiato. Ha terminato il periodo di tirocinio ed è pronto per essere inserito stabilmente in una azienda apistica di Genova, Apicoltura Piccardo. «Dopo alcune difficoltà burocratiche ce l’abbiamo fatta: stiamo preparando le carte per l’assunzione con il contratto agricolo», conferma Benedetto Piccardo, amministratore unico della piccola impresa ligure. Piccardo è uno dei 27 imprenditori dell’apicoltura italiana che dal 2015 ad oggi hanno consentito a 44 rifugiati e richiedenti asilo di imparare un mestiere e che in almeno sette casi hanno anche offerto una occupazione stabile, con un regolare contratto di assunzione.
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Nuovo furto al Forte Acqui: portate via le reti che proteggono dalle api.
AlessandriaNews, 18/04/2018
Un gesto non solamente illegale ma particolarmente odioso perché colpisce chi si impegna per aiutare il prossimo, è quanto è successo nella notte fra lunedì e martedì, quando qualcuno ha tagliato e asportato la recinzione, di un certo valore, predisposta dall’associazione Cambalache a Forte Acqui. “Ci sentiamo impotenti”.
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Le virtù del miele e i segreti per scegliere quello migliore.
Tv2000- Siamo Noi, 12/04/2018
Come scegliere il miele migliore, buono e soprattutto italiano? Questo prodotto fa bene alla salute e oggi scopriremo le sue mille virtù e i tanti modi di utilizzarlo. Ospiti in studio: Maura Pismataro, personal chef; Daniele Segnini, nutrizionista; Federico Coccia, Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Angela Garofalo, responsabile zootecnia e apicoltura Confederazione Italiana Agricoltori; Letizia Davoli, conduttrice di Tv2000, e collegata da Milano Debora Morano di Aps Cambalache.
Guarda la puntata
``Bee my job``, un lavoro in apicoltura per i richiedenti asilo.
Redattore Sociale, 11/04/2018
Originario del Senegal, Abdul è stato accolto ad Alessandria dove ha partecipato al progetto di apicoltura urbana e sociale “Bee my job”, rivolto a rifugiati e richiedenti asilo. Oggi fa il tutor a chi segue lo stesso percorso di formazione e integrazione professionale. Se ne parla a Italia-Italie.
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L’UNHCR premia le aziende che favoriscono l’integrazione dei rifugiati.
22/03/2017 www.unhcr.it
L’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) ha premiato questa mattina, presso la sede di Assolombarda, alla presenza di rappresentanti del Comune e della Prefettura di Milano, le aziende che nel 2017 si sono contraddistinte per aver favorito l’inserimento professionale dei rifugiati e per aver sostenuto il loro processo d’integrazione in Italia.
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Bee My Job su Radio24 - Il Sole24Ore.
17/03/2018 Radio24
Francesca Bongiorno, operatrice di APS Cambalache, racconta “Bee My Job” ai microfoni di Valentina Furlanetto nel programma settimanale “Indovina chi viene a cena?”.
Ascolta il podcast della trasmissione
Migranti a scuola di apicoltura: così l’integrazione è più dolce. Il progetto di Alessandria esportato da Nord a Sud.
16/02/2018 La Stampa
“Bee My Job” è un’iniziativa che da già ha ottenuto risposte positive sia da parte delle aziende interessate ad assumere, sia dei futuri apicoltori per imparare un mestiere.
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Bee My Job non lascia ma triplica. Spin-off in Centro e Sud Italia e sostegno dell’UNHCR.
14/02/2018 AlessandriaNews
Il progetto, che si occupa di formazione e inserimenti lavorativi dei richiedenti asilo, è un premiato modello alessandrino di integrazione che è giunto alla sua quarta edizione. Con al centro sempre integrazione, api e agricoltura, si aggiungono tante novità e partnership importanti.
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Bee My Job: Il Riscatto delle Api.
www.ilcartello.eu - 14/12/17
Prendete una cartina geografica e piazzatevi sopra l’Africa. Svoltate verso la costa e tuffatevi in mare. Arrivate in Italia, a nuoto o come riuscite, se ce la fate.
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La storia di Abdul, da prigioniero in Libia ad apicoltore in Piemonte.
6/11/2017- www.tpi.it
Il documentario Bee My Job, prodotto dall’associazione Cambalache che si occupa di integrare rifugiati e richiedenti asilo, è il racconto di come il destino delle api e degli uomini si intrecciano.
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“Bee my job film”, al Macallè la presentazione del trailer.
AlessandriaNews, 18/09/2017
Un documentario che gioca sulla similitudine tra l’importanza di uno sciame d’api per l’equilibrio dell’ecosistema e la necessità di lasciare spazio alle contaminazioni culturali, di accogliere chi fugge da guerre, chi è minacciato da sistemi fragili e pericolosi.
Bee My Job: ad Alessandria migranti africani addestrati a apicoltura.
OnuItalia, 05/09/2017
“Bee My Job”: con questo slogan un gruppo in Italia sta addestrando migranti arrivati dall’Africa sub-Sahariana a diventare apicoltori. Gli sforzi fatti dall’Unione Europea per contenere il traffico di persone dal continente africano non tengono conto del fatto che l’Europa ha bisogno di questo tipo di lavoratori, sostengono gli organizzatori del progetto. Secondo Oxfam l’Italia da sola avrà bisogno di 1,6 milioni di migranti nei prossimi 10 anni.
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African Migrants Find Work as Beekeepers in Italy.
Voice Of America, 01/09/2017
A group in Italy is training migrants — mostly from sub-Saharan Africa — as beekeepers, then pairing them with honey producers who need employees. Aid groups say new efforts by European leaders to stem the flow of migrants from Africa ignores the fact that Europe needs these workers. According to Oxfam, Italy alone will need 1.6 million migrants over the next 10 years.
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La nuova vita passa da un lavoro. Ma le opportunità sono per pochi.
La Stampa, 31/08/2017
Nel turismo e in agricoltura le rare esperienze che funzionano. Però la maggior parte dei migranti non completa la formazione.
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Clima “impazzito” sconvolge le api e riduce la produzione di miele.
radiogold.it, 09/08/2017
A confermare le difficoltà del settore sono anche alcuni apicoltori della provincia di Alessandria.
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Bee my job: un cortometraggio su integrazione e rispetto della natura.
radiogold.it, 06/08/2017
Promosso dall’associazione Cambalache, racconta la storia di Abdul, un rifugiato senegalese proveniente da una famiglia contadina, che ad Alessandria ha saputo ricostruire un rapporto con la terra e con le api.
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``Bee My Job``, i volti e le api tra docufilm e fotografie.
Il Piccolo, 04/08/2017
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“Bee My Job”: il progetto è protagonista di una mostra fotografica e di un cortometraggio.
alessandrianews.it 04/08/2017
Durante il corso di formazione in apicoltura e agricoltura biologica il fotografo Daniele Robotti ha realizzato una serie di scatti dei partecipanti e dei loro insegnanti al lavoro. Il documentario di Due Otto Film mette in luce i diversi aspetti di questa esperienza: la conoscenza del territorio, l’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo e il rispetto della natura.
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L’integrazione di rifugiati e migranti si fa con l’apicoltura.
La Stampa, 25/07/2017
“Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Così recita l’articolo 10 della nostra Costituzione e a volte c’è chi se ne ricorda. Per creare valore si deve lasciare spazio alle contaminazioni. È il messaggio del progetto di apicoltura urbana e sociale di Bee my job 2.0 promosso dall’associazione Cambalache, che vede il coinvolgimento di rifugiati e richiedenti asilo accolti nella città di Alessandria.
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'Bee My Job' unites beekeeping with refugees for integration.
INFOMIGRANTS - ANSA - 17/07/2017
Honey that tastes like reception and integration: “Bee My Job” is an Italian training and job placement programme in the beekeeping sector for refugees and asylum seekers.
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“Bee My Job 2.0”: presto le ``cassette`` acquistabili con i frutti del lavoro dei migranti.
alessandrianews.it, 16/07/2017
Attivati 24 nuovi tirocini rivolti ai rifugiati e ai richiedenti asilo accolti dall’associazione Cambalache e inseriti nel progetto SPRAR del Comune di Alessandria, a cui da quest’anno hanno avuto accesso anche soggetti svantaggiati individuati dal CISSACA di Alessandria e dalla Cooperativa Sociale Coompany&.
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Bee my job, apicoltura con rifugiati per l'integrazione - Progetto di formazione e inserimento lavorativo ad Alessandria.
ANSA - 14/07/2017
Da migranti ad apicoltori. “Bee my job” è un progetto di apicoltura urbana e sociale con la quale rifugiati e richiedenti asilo hanno l’opportunità di imparare un mestiere, incontrare i cittadini italiani e integrarsi attraverso il lavoro. L’iniziativa è portata avanti nel comune di Alessandria dall’associazione di promozione sociale Cambalache e coinvolge i migranti ospiti dei centri di accoglienza del comune e i soggetti vulnerabili aiutati dai progetti di Caritas e servizi sociali.
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Zucchini coltivati dai migranti ora si acquistano su WhatsApp.
La Stampa - 07/07/2017
Gli ortaggi curati dai richiedenti asilo si vendono su WhatsApp: è stato aperto un gruppo (con oltre 250 partecipanti, per ora) su cui ogni giorno vengono condivise le foto del raccolto e delle verdure disponibili.
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Accoglienza immigrati da manuale con Bee My Job.
Fondazione SociAL - 28/06/17
Il progetto Bee my job, promosso dall’Associazione Camabalche e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014 e 2016, è stato inserito nel Manuale nazionale della buone partiche dello SPRAR.
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Bee My Job selezionato dalla Robert F. Kennedy Human Rights.
Fondazione SociAL - 28/06/17
Bee My Job, il progetto di apicoltura urbana e sociale per rifugiati e richiedenti asilo promosso dall’Associazione Camablache e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016 e 2016, è una delle 10 best practices individuate dalla Robert F Kennedy Human Rights per la RFK Flagship Initiative for Mediterranean Challenges.
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L'apicoltura dei richiedenti asilo piace anche a livello nazionale.
Il Piccolo - 07/04/2017
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Apicoltura solidale.
L'Apis - n. 3 marzo-aprile 2017
Coltivare significa letteralmente lavorare un terreno affinché produca frutti. Il raccolto che la nostra associazione Cambalache ha immaginato è fatto di rispetto, di inclusione, di conoscenza e reciproco scambio. Il terreno giusto per mettere in pratica questo impegno lo ha trovato quando ha avuto accesso al mondo delle api.
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Rifugiati e richiedenti asilo si formano all’EnAIP.
enaip.piemonte.it, 27/02/2017
Partito presso l’EnAIP di Alessandria, il 20 febbraio, un corso di formazione in agricoltura e apicoltura. I beneficiari sono rifugiati, richiedenti asilo e soggetti deboli, individuati da APS Cambalache, Cissaca, Coompany& e Caritas Diocesana di Alessandria.
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Rifugiati e richiedenti asilo in aula con “Bee My Job 2.0” e “Iniziativa Lavoro”.
Alessandria news - 25/02/2017
Quest’anno i progetti “Bee My Job 2.0” e “Iniziativa Lavoro”, promossi da Aps Cambalache, portano in aula 25 nuovi studenti per il corso di formazione in apicoltura e agricoltura biologica. I beneficiari dei progetti sono rifugiati, richiedenti asilo e soggetti deboli, individuati da APS Cambalache, Cissaca, Coompany& e Caritas Diocesana di Alessandria.
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In salvo dalla Guinea, muore mentre va al lavoro.
La Stampa - 16/10/2016
Sopravvivere all’Odissea sulla carretta del mare e poi morire per un incidente in bici proprio quando la vita comincia a girare per il verso giusto. Il bastone tra le ruote gliel’ha messo il destino: lo scorso venerdì 7 ottobre, un automobilista ha aperto la portiera della macchina mentre Sirabji Bjau, 21 anni, in sella alla sua bici stava raggiungendo il posto di lavoro.
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Ora i migranti studiano per fare gli apicoltori - Un nuovo progetto al Forte Acqui vuole aiutarli a trovare lavoro.
La Stampa - 27/03/2016
Si avvicinano alle api senza timore, maneggiano i telai scordandosi dei guanti e si muovono tra le arnie con una tranquillità che stupisce. La paura non è un limite per i ragazzi che partecipano al progetto Bee My Job dell’associazione Cambalache di Alessandria: sono tutti richiedenti asilo tra i 17 e i 30 anni.
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Bee My Job: per una cultura rispettosa di uomini e ambiente.
L'Apis - n.2 - Febbraio 2016
Mettiamo alcune imprese leader nel settore dell’apicoltura. Mettiamo un gruppo di ragazzi arrivati in Italia da varie parti del mondo per fuggire dalla guerra, dalla fame, dalle torture e cercare un futuro migliore. Aggiungiamo la voglia di mettersi in gioco, con una nuova professione e poi loro, quegli straordinari animali che sono le api. Ed ecco che nasce un percorso, una nuova esperienza di vita per un gruppo di giovani, quattro richiedenti asilo provenienti da diversi paesi dell’Africa, e al tempo stesso per due aziende piemontesi che con loro hanno iniziato a lavorare.
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Ismail, il profugo apicoltore che ora insegna il mestiere.
Il secolo XIX - 09/10/2016
La paura più grande da affrontare è stata quella verso le api, «perché da noi, in Africa, sono più aggressive». Dopo due anni, c’è chi maneggia le arnie a mani nude.
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Una mattinata con le api e il ronzio dell'integrazione.
Il Piccolo - 07/10/2016
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La natura sociale dell’apicoltura.
Blog Luca Fanelli - 29/10/2015
Delle testimonianze emerse nella tavola rotonda su apicoltura e cooperazione, una delle più efficaci, a mio parere è stata quella di Celso, che ha raccontato delle sue esperienze in Africa: “Appena arrivato, con il mio sapere tecnico di apicoltore, ho constatato che nessuno applicava delle tecniche moderne.
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A Forte Acqui l’apiario urbano e solidale.
Zapping - 28/10/2015
Combinare l’accoglienza e la formazione professionale, regalando al contempo qualcosa d’innovativo alla città, non è un obiettivo facile da conseguire. Eppure, APS Cambalache, supportata dalla Fondazione SociAL e da altri 13 partner, pubblici e privati, c’é riuscita grazie al progetto “Bee My Job” e all’apertura dell’apiario urbano al Forte Acqui di Alessandria.
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L’apicoltura a Forte Acqui grazie a Bee My Job.
Fondazione SociAL - 12/10/2015
Sono state inaugurate giovedì 1 ottobre le arnie del progetto Bee My Job, un’iniziativa di apicoltura sociale e urbana avviata dall’associazione Cambalache, con l’intento di formare professionalmente e inserire nel mondo del lavoro i richiedenti asilo e i rifugiati.
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L'apicoltura sbarca a Forte Acqui.
Alessandria news - 05/10/2015
Sono state inaugurate giovedì 1 ottobre le arnie del progetto Bee My Job, un’iniziativa di apicoltura sociale e urbana avviata dall’associazione Cambalache, con l’intento di formare professionalmente e inserire nel mondo del lavoro i richiedenti asilo e i rifugiati.
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Allevare le api? Può favorire l'integrazione dei rifugiati.
Repubblica - 05/05/2015
Un progetto sperimentale che punta sul mezzo più prezioso per restituire dignità e favorire l’integrazione: il lavoro. Una scommessa che passa attraverso la natura e l’articolato sistema di vita delle api, alleate indispensabili del mondo agricolo.
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Rifugiati apicoltori in quel di Alessandria.
Vie di fuga - 28/04/2015
Ad Alessandria negli anni della crisi, dove trovare lavoro sembra quasi un miracolo, soprattutto se si è stranieri, nasce un progetto che unisce ambiente, rifugiati, richiedenti asilo e lavoro. Promotrice del progetto è l’Associazione Cambalache e il titolo del progetto, che gioca con l’inglese, non lascia spazio a dubbi: “Bee my job”.
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Rifugiati politici e apicoltura.
Aspromiele - 31/03/2015
Aspromiele ha collaborato con l’associazione “Cambalache”, da anni impegnata in provincia di Alessandria nell’accoglienza di cittadini stranieri, alla realizzazione del progetto “Bee My Job” (leggi tutto), finanziato dalla Fondazione SociAL, organizzando un corso di formazione in apicoltura rivolto a 17 persone richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
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I profughi diventano apicoltori e tengono lezioni ai ragazzi
La Stampa - 2015
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CAMBALACHE CERCA TE

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CAMBALACHE CERCA TE

LE ULTIME DAL BLOG

Vivi in prima persona le iniziative e i progetti Cambalache nel racconto quotidiano del suo operato

I bambini nascono per essere felici

“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”, scriveva Maria Montessori. Per festeggiare tutti i bambini e le bambine, nel rispetto di ogni diversità e dando valore alla relazione con i genitori e tra le famiglie, ad Alessandria nasce “1, 2, 3 Stella!”, un Festival volto a celebrare in maniera attiva e propositiva la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, che ricorre ogni anno il 20 novembre, data simbolo per l’approvazione da parte dell’ONU della Convenzione per la tutela nel mondo del diritto dell’infanzia e dell’adolescenza.

OSSERVATORIO DEDICATO A MINORI 0-3 CON BACKGROUND MIGRATORIO

Il progetto “Fermento: le lenti dell’inclusione” si prefigge di attivare un osservatorio interistituzionale sul Comune di Alessandria, per identificare precocemente quei minori nella fascia 0-3 con background migratorio che sono a rischio di disturbi del neurosviluppo e intervenire preventivamente con modalità e strumenti di lavoro condivisi sulla stimolazione della crescita e la genitorialità.

IDENTITA’ AL CONFINE DUE INCONTRI DI DIALOGO APERTO CON GIOVANI DI SECONDA GENERAZIONE

Come ci si sente, nell’Italia di oggi, ad essere giovani arrivati in Italia da preadolescenti per raggiungere i propri genitori o nati in Italia da genitori di origine straniera?

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Tra qualche giorno saremo online con tutti i nostri prodotti solidali, pronti per la campagna natalizia
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