Per oltre un anno, Cambalache e la Comunità San Benedetto al Porto hanno gestito due sportelli di assistenza in rete, il primo dedicato all’orientamento ai servizi, alla ricerca attiva del lavoro, al disbrigo di pratiche burocratiche e alla tutela sociopsicologica; il secondo dedicato a pratiche amministrative di gestione di bonus e voucher, attivazione SPID e supporto all’abitare. Lo sportello gestito da Cambalache, in collaborazione con ASGI, ha offerto, inoltre, tutela legale tramite appuntamenti individuali e una giornata di sportello la settimana.
L’attività di orientamento e assistenza ai cittadini stranieri è stata erogata anche in modo capillare sul territorio provinciale, attivando e consolidando reti con gli enti e i servizi locali per la realizzazione di sportelli outreach, meglio conosciuti come sportelli itineranti. Sono stati realizzati 40 interventi in collaborazione con 10 enti, tra cui: la rete dei patronati ACLI e della Caritas Diocesana, i patronati CISL e INAS, i CPIA, istituti scolastici e scuole di formazione professionale, associazioni sportive e di aggregazione sociale.
Sono stati circa 700 i cittadini stranieri che hanno usufruito dei servizi di sportello, principalmente uomini adulti in età tra i 30 e i 40 anni. Tra le nazionalità di origine prevalenti, citiamo la Nigeria, il Marocco e l’Albania. Tuttavia, si rileva un numero sempre maggiore di donne che chiedono supporto rispetto al proprio percorso di autonomia e di conciliazione famiglia-lavoro. Le richieste più ricorrenti sono state quelle di supporto nella ricerca di lavoro e nell’accesso a contributi pubblici, nonché orientamento alle principali pratiche burocratiche legate alla regolarizzazione della propria posizione in Italia.
Negli ultimi mesi, gli sportelli di Fermento sono stati di supporto alle famiglie di cittadini ucraini giunti sul nostro territorio a seguito del conflitto e ospitati presso famiglie di connazionali o di volontari di diversi ETS attivi nella gestione di questa emergenza