Un nuovo passo per lo sviluppo di Bee My Job e per proseguire una strada virtuosa. Il progetto di apicoltura e agricoltura sociale ideato da Cambalache e che a partire dal 2018 ha ottenuto il sostegno dell’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati, è stato premiato come una delle 15 pratiche più innovative in Italia nell’ambito della migrazione grazie a Hello Europe, la piattaforma di accelerazione lanciata da Ashoka nel 2015 per diffondere e accelerare soluzioni innovative nei campi dell’immigrazione, dell’accoglienza e dell’integrazione dei cittadini stranieri.
Ma c’è di più perché, al termine della cerimonia di premiazione che si è tenuta venerdì 12 aprile alla Scuola Holden di Torino durante l’evento Hello Europe Italia – La migrazione che fa innovazione, con il sostegno della Fondazione CRT e della Compagnia di San Paolo, Bee My Job è stato indicato come uno degli 8 progetti più meritevoli. Parteciperà così al percorso di accompagnamento imprenditoriale guidato da Ashoka Italia e dai suoi partner, per migliorare e amplificare l’impatto del progetto sul territorio. Un percorso che durerà otto settimane a cavallo fra i mesi di aprile e giugno. In particolare Ashoka e i consulenti partner accompagneranno gli otto innovatori sociali selezionati, tra cui proprio Bee My Job, nello sviluppo di un piano strategico di implementazione e scalabilità del progetto. L’output finale sarà un modello di business e una strategia da sottoporre a una giuria che sceglierà i tre progetti da premiare con un supporto economico.
“Siamo felici di questo ulteriore riconoscimento e ci auguriamo che il percorso che intraprenderemo nei prossimi mesi con Ashoka possa portare nuova linfa a Bee My Job e nuove opportunità di estensione su altri territori”, ha commentato Mara Alacqua, presidente di Cambalache, al termine della premiazione.
Ashoka, che in Italia è attiva dal 2014, è la più grande rete internazionale di imprenditori sociali per l’innovazione sociale e si spende per promuovere i progetti validi individuati, aiutandoli a diventare replicabili e adattabili, con l’obiettivo di creare alleanze trasversali capaci di cambiare e incidere su interi sistemi.
Tra le motivazioni che l’hanno spinta a riconoscere il valore di Bee My Job, c’è la capacità del progetto di proporre un modello innovativo di integrazione socioeconomica per rifugiati e di favorire l’autoimprenditorialità dei beneficiari. Ashoka sottolinea che le aziende apistiche e agricole che attivano contratti di tirocinio con Bee My Job hanno accesso a una serie di benefici, sul piano pratico e organizzativo, ma anche sul piano economico. Il progetto cerca di incidere in un settore dove esiste carenza di personale specializzato, ma ovviamente anche sul futuro dei migranti accolti nei Cas e SPRAR che spesso si trovano senza un’occupazione o una formazione che permetta loro di cercare attivamente un impiego. Il progetto, prosegue Ashoka, può essere adattato a tutti quei settori e applicato in quelle città d’Italia che presentano una specifica carenza di personale specializzato.