Con grande soddisfazione annunciamo che uno dei progetti scritti da Cambalache, “Bee My Job”, presentato alla Fondazione SociAL a settembre, è tra quelli che hanno passato la selezione e che verranno quindi finanziati dalla Fondazione. “Bee My Job”, che ha come beneficiari diretti gli ospiti dell’associazione e come obiettivo quello di favorire la formazione professionale dei ragazzi per prepararli al mondo del lavoro, mira a creare opportunità concrete di inserimento professionale in un settore agricolo in cui esiste richiesta di manodopera qualificata: l’apicoltura. Verranno quindi attivati, su due annualità, 2 corsi di apicoltura intensiva e 10 tirocini di inserimento in aziende apistiche. E’ previsto l’acquisto di 10 arnie da collocare in orti urbani o spazi verdi e le stesse verranno messe a disposizione per attività di apididattica rivolte ad un pubblico esterno.
Inoltre, proseguono i lavori di scrittura di altri progetti e il 30 novembre Cambalache ne ha presentati 3: due alla Tavola Valdese per l’Otto per Mille, uno alla Fondazione Tender To Nave Italia Onlus.
Il primo, “Non sei solo”, è un progetto ideato e realizzato per sostenere l’integrazione dei rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria nella Provincia di Alessandria, favorendone l’uscita programmata dai centri d’accoglienza attraverso interventi quali il sostegno all’autonomia alloggiativa, sostegno all’inserimento lavorativo, sostegno al riconoscimento delle professionalità e studi pregressi, formazione professionale, tutela legale e della salute. Si intende creare circuiti di sostegno e accompagnamento rivolti ai rifugiati politici e titolari di protezione sussidiaria o umanitaria in uscita da progetti di accoglienza, che permettano un’effettiva integrazione nel tessuto socio-economico.
Il secondo, “Inclusione digitALE”, si prefigge come un progetto sperimentale nell’ambito del superamento del digital divide che coinvolge i migranti con focus particolare sui richiedenti asilo / titolari di protezione internazionale. Intende, infatti, favorirne l’emancipazione e l’inserimento nella società del paese di accoglienza, attraverso il rilascio di competenze specifiche nell’uso delle nuove tecnologie e l’accesso a servizi online.
Il terzo, “Nella stessa barca”, è un progetto di sensibilizzazione rivolto ai giovani, tra i 16 e i 21 anni, con il coinvolgimento diretto di titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo. “Nella stessa barca” vuole creare ambasciatori di pace e di accoglienza, stimolare empatia e solidarietà in giovani leader che saranno il motore del cambiamento sociale, per una società più inclusiva e consapevole, affrontando un tema di attualità molto discusso e controverso: quello delle migrazioni forzate e dell’accoglienza dei profughi e richiedenti asilo.