La Prefettura di Alessandria prosegue il suo impegno nel promuovere una gestione del fenomeno migratorio territoriale che sia sempre più partecipata e attenta ai bisogni radicati ed emergenti.
In data 13 maggio, presso il Centro Congressi Alessandria, si è tenuto il primo tavolo di lavoro dedicato alla salute mentale, alla presenza di referenti dei servizi sanitari, dei servizi sociali e degli enti gestori di progetti di accoglienza CAS e SAI di richiedenti asilo e rifugiati, della provincia di Alessandria.
Il progetto AgorAL, promosso dalla Prefettura di Alessandria con fondi FAMI, ormai alla sua terza edizione, sviluppato in partnership con l’Associazione Cambalache, l’Associazione Cultura e Sviluppo, la Cooperativa Sociale Coompany& e la Cooperativa CODICI, metterà in campo nuovi servizi e attività per far fronte al crescente fenomeno di disagio psicologico e sociale dei migranti inseriti nel sistema di accoglienza provinciale per richiedenti asilo, minori stranieri non accompagnati e rifugiati.
Da un lato, si rafforzerà la sinergia tra i sistemi sanitario, socioassistenziale e dell’accoglienza per l’identificazione, emersione e presa in carico precoce di migranti con vulnerabilità riconducibile a fattori psicologici, sociali e/o sanitari, promuovendo una metodologia di lavoro condivisa e interistituzionale e la costituzione di una rete territoriale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini stranieri.
Dall’altro, si sosterranno i servizi sanitari e socioassistenziali pubblici e gli operatori del privato sociale nella gestione di casi di vulnerabilità tra i richiedenti asilo in accoglienza, offrendo agli enti gestori CAS strumenti operativi per identificare precocemente condizioni di disagio e attivando servizi di assessment e interventi di presa in carico specialistica individuale articolando interventi di tipo sanitario e/o sociale
e/o educativo.
Per la gestione di tali servizi, la Prefettura, in collaborazione con il partner progettuale Cambalache, ha attivato un’equipe multidisciplinare dedicata, composta da tre psicologi, una assistente sociale, una educatrice e una mediatrice linguistica e culturale.
Il fenomeno del disagio psico-sociale dei migranti di recente arrivo sul territorio sarà indagato anche a livello più ampio, organizzando due focus group con gruppi misti di migranti inseriti in strutture di accoglienza per rilevare i loro bisogni di salute psicofisica e benessere sociale e le aspettative sul ruolo dei servizi di accoglienza e sociosanitari.
Infine, sarà organizzato un workshop di approfondimento sulla salute mentale e migranti per potenziare/aggiornare le competenze di operatori pubblici di servizi sanitari e socioassistenziali e operatori del privato sociale.
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