In Colombia avevo studiato come infermiera e quindi, una volta in Italia, ho iniziato a lavorare come badante e nell’ambito dell’assistenza alle persone, poi ho frequentato il corso di OSS. Ho lavorato anche in qualche struttura, ma per me è un lavoro molto pesante e facevo fatica a sostenere dei turni interi.
Allora, grazie anche all’aiuto delle assistenti sociali, ho iniziato a cercare opportunità in altri ambiti, finché non ho conosciuto Cambalache dove sono venuta a conoscenza della possibilità di svolgere una borsa lavoro con le attività dell’orto. Sono molto contenta dell’esperienza, il clima è sempre stato positivo, mi piace lavorare a contatto con la natura. E mi ha fatto tornare con la memoria indietro nel tempo. In Colombia, mia madre amava la natura ed era solita seminare tantissime piante, anche piante che poi dava alle persone per curarsi. Io non mi ero mai interessata a quell’attività, fino a quando – quindici giorni prima di morire – mi disse: “Vieni qui che ti insegno le cose principali della coltivazione…”. Poi se ne andò. E ora che mi trovo a lavorare con la terra, negli orti, non posso che tornare con la memoria a quel suo insegnamento.
Ho trovato molta cura nelle cose che fa l’associazione. A Cambalache mi sono trovata bene, mi sono occupata dell’orto al Forte Acqui e delle attività di essiccazione e confezionamento dei prodotti nel laboratorio alimentare. Per il mio futuro mi auguro di riuscire a trovare un ambiente positivo come questo per lavorare. Sempre con l’obiettivo di prendermi cura delle persone, magari giovani in una comunità, in modo che non sia troppo pesante fisicamente.
Il progetto “Fermento: le lenti dell’inclusione” si prefigge di attivare un osservatorio interistituzionale sul Comune…
Come ci si sente, nell’Italia di oggi, ad essere giovani arrivati in Italia da preadolescenti…
“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”, scriveva Maria Montessori. Per…
“Il vademecum sulle vulnerabilità del Ministero dell’Interno, elaborato insieme agli attori che fanno parte dell’accoglienza…
"Questa esperienza presso Cambalache mi ha fatto capire quali sono i miei limiti, i miei…
"Mi chiamo Kanishka ho 24 anni e sono indiano. A maggio 2024 ho concluso la…