Sono stato accolto benissimo anche se pensavo all’inizio di non essere capace a seguire tutte le attività che fa l’Associazione. Piano piano ho imparato a conoscere le persone e loro a conoscere me, così come le mie capacità e le mie difficoltà. Questa Associazione è fatta da persone che si prendono cura degli altri, che pensano a progetti che possono aiutare a crescere e a inserirsi meglio nella società. Non parlo solo del lavoro, ma ho capito che ci sono molte cose importanti, come per esempio la formazione.
Ho seguito tante attività in ufficio e nell’ambito dell’agricoltura. La natura mi piace molto e ho seguito con altri ragazzi come me le varie coltivazioni e l’apiario. Anche se a volte era dura lavorare, ho imparato che bisogna sempre impegnarsi e rispettare le persone. Mi sono stati proposte tante attività e sinceramente a volte pensavo che non sarei riuscito a fare i compiti che mi erano stati richiesti. Il servizio civile e le responsabili di Cambalache mi hanno fatto capire che in molte cose sono più capace di quello che pensavo. Seguendo i progetti ho conosciuto tante persone, tutte con una storia diversa e bisognose di rispetto.
Ormai questo anno sta per finire e mi dispiace molto perché mi sento utile a Cambalache. Spero di poter avere sempre qui degli amici e un punto di riferimento
Esperienze di pluriculturalità e plurilinguismo: quali sono le opportunità e le sfide di crescere in…
Il ciclo formativo “Genitorialità in migrazione”, costruito in collaborazione con Psicologi nel Mondo - Torino…
Percorsi di autonomia e inclusione rivolti alle donne corsi gratuiti, borse lavoro e nuove reti…
“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”, scriveva Maria Montessori. Per…
Il progetto “Fermento: le lenti dell’inclusione” si prefigge di attivare un osservatorio interistituzionale sul Comune…
Come ci si sente, nell’Italia di oggi, ad essere giovani arrivati in Italia da preadolescenti…