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Jamal Amghar – Volontario del Servizio Civile Universale

Mi chiamo Jamal Amghar e ho iniziato il Servizio Civile Universale a maggio 2021. Non sapevo bene cosa fosse il servizio civile, mi sono informato e ho deciso di partecipare. Ho scelto di mandare la mia domanda all’Associazione Cambalache di Alessandria perché si occupa di immigrazione e integrazione e ho pensato che forse avrei potuto inserirmi meglio in Italia essendo anche io immigrato in questo paese alcuni anni fa.

Sono stato accolto benissimo anche se pensavo all’inizio di non essere capace a seguire tutte le attività che fa l’Associazione. Piano piano ho imparato a conoscere le persone e loro a conoscere me, così come le mie capacità e le mie difficoltà. Questa Associazione è fatta da persone che si prendono cura degli altri, che pensano a progetti che possono aiutare a crescere e a inserirsi meglio nella società. Non parlo solo del lavoro, ma ho capito che ci sono molte cose importanti, come per esempio la formazione.

Ho seguito tante attività in ufficio e nell’ambito dell’agricoltura. La natura mi piace molto e ho seguito con altri ragazzi come me le varie coltivazioni e l’apiario. Anche se a volte era dura lavorare, ho imparato che bisogna sempre impegnarsi e rispettare le persone. Mi sono stati proposte tante attività e sinceramente a volte pensavo che non sarei riuscito a fare i compiti che mi erano stati richiesti. Il servizio civile e le responsabili di Cambalache mi hanno fatto capire che in molte cose sono più capace di quello che pensavo. Seguendo i progetti ho conosciuto tante persone, tutte con una storia diversa e bisognose di rispetto.

L’apiario e la produzione di miele con “Bee My Job”, la coltivazione delle erbe aromatiche con “Green for Women”, i dogsitter con “Buddies” e il tema del cambiamento climatico con “Name Climate Change” sono solo alcuni dei progetti ai quali ho partecipato in questo anno e che mi hanno aiutato a conoscere e a capire alcune realtà e problematiche che non riguardano “solo” noi migranti, ma tutti i popoli perché siamo tutti legati tra di noi.

Ormai questo anno sta per finire e mi dispiace molto perché mi sento utile a Cambalache. Spero di poter avere sempre qui degli amici e un punto di riferimento

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