Sono stato accolto benissimo anche se pensavo all’inizio di non essere capace a seguire tutte le attività che fa l’Associazione. Piano piano ho imparato a conoscere le persone e loro a conoscere me, così come le mie capacità e le mie difficoltà. Questa Associazione è fatta da persone che si prendono cura degli altri, che pensano a progetti che possono aiutare a crescere e a inserirsi meglio nella società. Non parlo solo del lavoro, ma ho capito che ci sono molte cose importanti, come per esempio la formazione.
Ho seguito tante attività in ufficio e nell’ambito dell’agricoltura. La natura mi piace molto e ho seguito con altri ragazzi come me le varie coltivazioni e l’apiario. Anche se a volte era dura lavorare, ho imparato che bisogna sempre impegnarsi e rispettare le persone. Mi sono stati proposte tante attività e sinceramente a volte pensavo che non sarei riuscito a fare i compiti che mi erano stati richiesti. Il servizio civile e le responsabili di Cambalache mi hanno fatto capire che in molte cose sono più capace di quello che pensavo. Seguendo i progetti ho conosciuto tante persone, tutte con una storia diversa e bisognose di rispetto.
Ormai questo anno sta per finire e mi dispiace molto perché mi sento utile a Cambalache. Spero di poter avere sempre qui degli amici e un punto di riferimento
Il progetto “Fermento: le lenti dell’inclusione” si prefigge di attivare un osservatorio interistituzionale sul Comune…
Come ci si sente, nell’Italia di oggi, ad essere giovani arrivati in Italia da preadolescenti…
“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”, scriveva Maria Montessori. Per…
“Il vademecum sulle vulnerabilità del Ministero dell’Interno, elaborato insieme agli attori che fanno parte dell’accoglienza…
"Questa esperienza presso Cambalache mi ha fatto capire quali sono i miei limiti, i miei…
"Mi chiamo Kanishka ho 24 anni e sono indiano. A maggio 2024 ho concluso la…