Si è tenuto venerdì 18 febbraio a Valenza il secondo appuntamento dei Community Cafè nell’ambito di Fermento. L’evento – organizzato dall’Associazione Cultura e Sviluppo, in collaborazione con i volontari dell’Associazione Spring Up – ha visto la partecipazione di diversi ragazzi stranieri ospiti in città, alcuni da pochi mesi mentre altri da ormai diversi anni.
L’incontro – spiega Cultura e Sviluppo – è stato occasione di un prezioso confronto su cosa voglia dire accogliere e sentirsi accolti in una comunità, partendo dalle esperienze concrete raccontate dagli stessi partecipanti all’incontro. Dal confronto è emersa l’importanza dei rapporti interpersonali e dell’empatia, lo sforzo necessario per costruire reti in grado da un lato di lavorare a processi di cambiamento strutturali nelle dinamiche dell’accoglienza, dall’altro di sopperire quotidianamente (e tempestivamente) alle tante difficoltà concrete che deve affrontare chi è appena arrivato e fatica ad avere occasioni d’inserimento o anche solo di conoscenza con la nuova comunità.
È difficilissimo sentirsi accolti se si hanno problemi di lingua tali da non comprendere ciò che ci circonda e veniamo lasciati soli in questa situazione, spesso non per cattiva volontà ma per mancanza di organizzazione o inadeguatezza dei servizi offerti.
Quando riflettiamo di accoglienza è importantissimo non rimanere su un piano teorico ma dare concretezza alle nostre azioni, partendo dai piccoli gesti che ciascuno può compiere. Se la sensazione di esclusione legata a iter burocratici o problematiche giuridiche (spesso di difficile comprensione) spesso provoca dolore e frustrazione, è anche vero che una comunità e ogni singola persona che la compone può contribuire nella sua sfera d’azione e d’influenza a praticare l’accoglienza e l’inclusione con i propri gesti quotidiani e l’attenzione verso le persone con cui ciascuno entra in contatto.
Questo impegno personale non può e non deve però sopperire al ruolo che sul piano istituzionale gli organi preposti sono chiamati ad avere, finendo altrimenti per alimentare un circolo poco virtuoso in cui l’impegno civico si sostituisce (con risultati che non possono che essere parziali) a mancanze strutturali.
Dall’incontro del 18 febbraio è emersa l’occasione di approfondire i rapporti fra Cambalache, Cultura e Sviluppo e Spring Up per supportare il territorio di Valenza e contribuire a renderlo più consapevole e capace di accoglienza verso tutti i propri abitanti, calendarizzando già per le prossime settimane ulteriori occasioni di incontro e approfondimento.