Prima di iniziare il percorso del Servizio Civile con Cambalache, non avevo esperienza nell’ambito del sociale. In questo anno ci siamo trovate davanti a tante sfide, date anche dall’emergenza Covid19, che abbiamo dovuto gestire nella quotidianità. Ora che sono alla fine di questa esperienza posso dire di aver fatto la scelta giusta. Dopo aver frequentato il Liceo Linguistico e aver fatto qualche breve esperienza lavorativa in settori diversi, questi mesi mi hanno dato una conferma rispetto al mio desiderio di lavorare nell’ambito multiculturale e dell’inclusione.
Mi sono trovata molto bene con gli altri volontari, Serena e Kousse, con cui ho condiviso tanti momenti in ufficio e fuori, all’apiario, nell’orto, in occasioni diverse.
Ho seguito con Serena la formazione di Bee My Job. Io in particolare mi sono dedicata alla teoria apistica. Le lezioni sono partite in presenza, ma presto sono passate in modalità a distanza, a causa dell’emergenza sanitaria, con tutte le difficoltà del caso, visto che i ragazzi che frequentavano spesso non avevano a disposizione una buona connessione e seguivano le lezioni dai telefonini… Eppure, ce l’abbiamo fatta. Poi ci siamo occupate molto dello sportello, aiutando tante persone a compilare il proprio curriculum e dando loro orientamento sulle opportunità di lavoro e formazione sul territorio.
Questa esperienza mi ha fornito competenze nel settore della multiculturalità e dell’inclusione e mi ha aperto a tante possibilità per il futuro. Come ad esempio nell’ambito dell’insegnamento che prima non avevo mai potuto sperimentare e che invece mi ha dato delle soddisfazioni. In particolare negli ultimi mesi mi sono dedicata a organizzare e a tenere il corso Drive Me Crazy, di sostegno al conseguimento della patente di guida per ragazzi stranieri, nell’ambito del progetto P-Orti Aperti. Ne abbiamo tenute due edizioni, con gran parte delle lezioni distanza, ed è stato coinvolgente, interessante e stimolante.
E poi il Servizio Civile con Cambalache mi ha permesso di accedere a una nuova esperienza lavorativa, alla cooperativa sociale Liberitutti, dove mi occupo di seguire diversi CAS in provincia. Ho varie mansioni a sostegno dei ragazzi in accoglienza, da quelle più pratiche come aiutarli a fare la spesa, a quelle un po’ più “tecniche”, come compilare il curriculum e studiare per l’esame della patente di guida.