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Cambalache nelle scuole: nell’annata più difficile i percorsi con gli studenti di Alessandria

Quello appena concluso è stato un anno scolastico particolarmente difficile per studenti e insegnanti degli istituti di tutta Italia, a causa dell’emergenza Covid19. L’interruzione delle lezioni, la didattica a distanza, il tentativo di portare avanti i programmi, la voglia di essere vicini alle famiglie, l’incertezza sul futuro, la paura del contagio, le difficoltà tecniche che ciascuno nella propria casa ha dovuto affrontare per cercare di rimanere connesso e in contatto con il proprio mondo di amicizie e punti di riferimento, ma al tempo stesso continuare a imparare. L’anno scolastico 2019/2020 rimarrà nella memoria di molti.

Un anno scolastico in cui Cambalache, come già in passato, è entrata nelle scuole di Alessandria per offrire una serie di percorsi rivolti agli studenti di diverso grado, grazie al progetto Regionale FAMI Impact – InterAzioni in Piemonte 2 in collaborazione con ICS Onlus, coinvolgendo direttamente rifugiati e richiedenti asilo nel ruolo di insegnanti. E lo ha fatto entrando in connessione con gli studenti e gli insegnanti, per parlare di ambiente, acqua, api e inclusione. Prima dell’interruzione di fine febbraio a causa del virus, sono stati due i percorsi attivati.

All’Istituto Comprensivo Straneo, scuola Secondaria di primo grado, si è parlato di acqua e ambiente, con il percorso “Water for Life”. E lo si è fatto attraverso la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) che prevede l’insegnamento di contenuti in lingua straniera, per favorire al tempo stesso l’acquisizione di contenuti disciplinari e l’apprendimento della lingua. Quattro le classi coinvolte, due gli insegnanti madrelingua: Louis Mamady Koundouno, che ha tenuto gli incontri in lingua francese, ed Enoch Makidak, che invece ha interagito in inglese.

“Per noi – racconta Chiara Virginia Codrino, insegnante di francese – è stata un’esperienza molto positiva. I ragazzi sono stati interessati particolarmente alla parte del percorso dedicata all’inquinamento dell’acqua, anche perché le nuove generazioni hanno una certa sensibilità al tema ambientale. Gli insegnanti si sono dimostrati competenti e, pur non essendo semplice seguire una lezione tecnica in lingua straniera, il metodo ha funzionato”. Il percorso “Water for Life” affronta vari temi, come i cambiamenti di stato dell’acqua, l’inquinamento, i trattamenti per rendere l’acqua potabile, le inondazioni. E permette di abbracciare diverse materie di studio e sensibilizzare gli studenti allo sviluppo di una coscienza ambientale e di uno stile di vita rispettoso degli uomini e della natura.

All’interno dello stesso progetto sono stati attivati anche dei percorsi di apididattica rivolti alla Primaria. La scuola coinvolta è la stata la Morbelli, l’istituto più internazionale di Alessandria, frequentato da bambini originari di 26 differenti Paesi, dove l’inclusione si vive quotidianamente nell’interazione e nello scambio tra bambini, genitori e insegnanti. Qui nel mese di febbraio gli apicoltori Stefania Tavarone e Abdoul Sane hanno tenuto una serie di incontri con classi quarte, quinte e prime. Incontri durante i quali, con un approccio ludico rivolto a quella particolare fascia di età, hanno coinvolto i bambini spiegando come funziona il mondo delle api, l’importanza dell’impollinazione e della collaborazione per la vita nell’alveare, la biodiversità.

“È stato un percorso affascinante e coinvolgente, come già avevamo avuto modo di sperimentare in passato”, spiega Sonia Baratella, insegnante della scuola Morbelli, che poi aggiunge: “Per i nostri bambini, che provengono da tutto il mondo,  vedere Abdoul insegnare e raccontare come funziona il mondo delle api è stato bellissimo. Noi spieghiamo loro quotidianamente l’importanza dell’inclusione, gliela facciamo vivere in modo naturale e avere di fronte un insegnante senegalese, così empatico e competente, è stato straordinario”.

Entrambi i percorsi sono stati purtroppo interrotti a causa dell’emergenza Covid19. E così le attività delle scuole si sono spostate online, con non poche difficoltà. “In questi mesi – spiega ancora Baratella – abbiamo cercato di mantenere più possibile il contatto con i nostri bambini, c’è stato molto aiuto reciproco anche tra le famiglie. Il comitato genitori è riuscito a dare un contributo importante per aumentare il numero di tablet consegnato ai bambini, per consentire loro di seguire le lezioni e rimanere in contatto, abbiamo lavorato a distanza e abbiamo notato un grande impegno da parte di tutti, soprattutto da alcuni bambini che vivono situazioni non ottimali”. Più complessa la situazione salendo di età. Gestire la didattica a distanza con gli alunni della scuola Secondaria di primo grado, spiega la professoressa Codrino, è stato “tremendo”, difficile soprattutto per una questione tecnica, “si è fatto sentire il divario di disponibilità tecnologica tra alunni, le connessioni internet non sempre garantite, la mancanza dei tablet che sono arrivati solo alla fine dell’anno scolastico”.

Con l’augurio che a settembre la scuola possa ricominciare in presenza e che l’emergenza sanitaria resti un ricordo, Cambalache augura a tutti gli alunni e gli insegnanti di Alessandria una buona estate, con la promessa di rivederci per proseguire e replicare i percorsi che ci hanno visto collaborare in modo positivo, contribuendo a nuove forme di inclusione, crescita collettiva e dialogo tra culture.

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