Il tema della sicurezza sul lavoro è sempre più centrale nella società in cui viviamo. Secondo il rapporto INAIL, solo nei primi sei mesi del 2019, in Piemonte sono stati denunciati 24.610 casi di infortunio, di cui 41 mortali. Una situazione in cui i lavoratori stranieri, in percentuale, risultano più spesso vittime. Le cause sono da imputare a diversi fattori, come la maggior presenza di stranieri nei rami di attività più pericolose, le difficoltà di comprensione e la prevalente giovane età.
È in questo contesto che ogni attore sociale – secondo le proprie competenze e il proprio ruolo – deve impegnarsi per creare maggiore consapevolezza e cultura della sicurezza. In particolare, l’esperienza di Cambalache nella promozione dell’inclusione lavorativa dei migranti mostra quanto importante sia l’acquisizione della consapevolezza dei possibili rischi sul posto di lavoro e quanto il possesso della certificazione specifica sia un valore aggiunto che migliora il profilo professionale dell’individuo, facilitando l’accesso ad opportunità lavorative.
Da queste premesse nasce Safety First, la sicurezza a portata dei migranti, un progetto co-finanziato dalla Fondazione AiFOS, grazie a cui Cambalache ha realizzato una serie di materiali didattici complementari a supporto e integrazione dei contenuti standard dei corsi sulla sicurezza sul lavoro-rischio base. Si tratta di una dispensa che raccoglie una serie di schede con esercizi e attività in italiano, inglese e francese, con materiali strutturati su due livelli di difficoltà (A1 e A2), in modo che possa essere utilizzata da una platea con competenze linguistiche differenziate. Si tratta di materiali rivolti in particolare ai formatori, ma anche ai migranti stessi, che potranno trovare un valido aiuto ai propri percorsi, e che propongono attività volte a facilitare l’apprendimento teorico attraverso tecniche come il brainstorming, l’accoppiamento parola-immagine, oppure tabelle da completare.
Lo strumento è già sperimentato con successo e validato in alcuni percorsi concreti proposti da Cambalache. Come quello previsto dal progetto “In Pista”, dedicato alla formazione e all’inserimento lavorativo di migranti nel settore della riparazione veicoli a motore. Oppure nell’ambito di P-Orti Aperti, progetto nato in collaborazione con ERI ed Eri Educational, con il sostegno della Regione Piemonte, che prevede una serie di percorsi gratuiti di crescita culturale e professionale per giovani residenti nella provincia di Alessandria.
La dispensa fa parte di A come Ape, una collana di pubblicazioni che include strumenti diretti ad operatori, docenti e rifugiati, nata nell’ambito del progetto Bee My Job, dedicato all’agricoltura e all’apicoltura sociale. Una serie di materiali raccolti sul sito di Bee My Job, la cui versione integrale si può richiedere a Cambalache, che offrono un percorso strutturato per favorire la formazione professionalizzante e l’inserimento lavorativo di richiedenti asilo e rifugiati, facilitandone l’inclusione sociale e abitativa nelle comunità di accoglienza, attraverso la promozione della conoscenza dei servizi, della lingua e della cultura locale e della partecipazione attiva alla vita di comunità. I materiali della collana nascono con l’obiettivo di essere utilizzati su scala nazionale per repliche totali o parziali del progetto Bee My Job o in edizioni future di progetti di inclusione lavorativa dei migranti.