Manualità e professionalità, voglia di mettersi in gioco con la concreta speranza di un futuro nel mondo del lavoro. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra Cambalache e l’agenzia di formazione CNOS-FAP di Alessandria per un progetto mirato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo di rifugiati e richiedenti asilo. Si chiama “In Pista” ed è il percorso studiato ad hoc per formare professionisti nel settore della riparazione di veicoli a motore, in particolare di componenti e sistemi meccanici ed elettromeccanici.
Nove i beneficiari coinvolti, molti dei quali alla prima esperienza in questo settore che è in crescita sul territorio alessandrino e ha necessità di manodopera specializzata. Dalla formazione pratica che si terrà nei laboratori CNOS-FAP di Alessandria, suddivisa in parte meccanica e in parte diagnostica, sotto la guida di due docenti, usciranno operatori in grado di eseguire operazioni di manutenzione e meccanica leggera dell’auto e individuare – attraverso l’uso di attrezzature specifiche – anomalie di funzionamento dell’autoveicolo.
Il progetto – che prende le mosse dal modello Bee My Job, riconosciuto a livello internazionale – non prevede però solo la formazione professionale. La sua forza sta nel iter che i rifugiati e richiedenti asilo seguiranno, con un corso di italiano L2 settoriale, un modulo complementare di sicurezza sul lavoro e uno di normativa e orientamento sul lavoro. Al termine del percorso, In Pista prevede l’avvio di tirocini part-time di tre mesi in realtà del territorio, con un attento abbinamento tra candidato e azienda, che sappia tenere in considerazione le necessità di entrambe le parti.
“Il progetto – spiega Mara Alacqua, presidente di Cambalache – punta alla professionalizzazione dei beneficiari, garantendo loro una formazione pratica nel settore, ma anche approfondimenti in tema di sicurezza sul lavoro e di diritti e doveri dei lavoratori. Il modello, benché in un differente ambito professionale, è lo stesso di Bee My Job, progetto di apicoltura urbana e sociale ideato dalla nostra Associazione e attivo ormai dal 2015 e che dal 2018 gode del sostegno dell’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati. L’obiettivo non è solo creare dei nuovi meccanici professionalmente preparati, ma farlo sostenendo l’inclusione sociale e aumentando la loro consapevolezza in quanto lavoratori”.
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