Un buon cammino di inclusione sociale si basa anche sulla capacità di comprendere ciò che si consuma, ciò che si mangia, ciò che si intende acquistare: partire dalla conoscenza per mettere in atto delle scelte consapevoli, pensando al benessere proprio e dell’ambiente in cui si vive. È uno dei punti di partenza del laboratorio Cura di sé, parte del progetto Skill Me UP! dedicato a rifugiati e richiedenti asilo con vulnerabilità psicologica e ideato ad Alessandria dall’Associazione di Promozione Sociale Cambalache, in collaborazione con diversi partner. Tra questi Nova Coop, cooperativa di consumatori, che ha messo a disposizione competenze e strumenti per condurre una parte del percorso.
L’intervento si è concretizzato in due momenti a cura di Nova Coop, attiva anche su percorsi di consumo consapevole: prima un incontro in aula per fornire nozioni e indicazioni di base, poi una visita nel punto vendita Coop di Alessandria, durante la quale ai partecipanti è stato chiesto di simulare una spesa secondo determinate indicazioni. “In aula – spiega l’operatrice – siamo partiti dai gusti personali in riferimento ai prodotti agricoli, alla stagionalità, alla varietà dei cibi. Quindi ci siamo soffermati sugli alimenti che si trovano in Italia e che magari molti dei ragazzi conoscevano con altri nomi. Abbiamo cercato di trasmettere loro che senso possa avere acquistare certi prodotti nella stagione giusta, a riconoscerne la provenienza e l’importanza del concetto di km zero”. Nel punto vendita i partecipanti, divisi in gruppi, hanno poi dovuto selezionare una serie di prodotti per creare dei menù. “A un gruppo abbiamo chiesto di concentrarsi sulla stagionalità, dando indicazioni su come leggere i cartelli e far riferimento a linee dedicate ai prodotti locali, come Orto Qui; a un altro di creare un menù economico composto da almeno due pasti senza “scadere” nell’acquisto di cibo spazzatura; al terzo abbiamo chiesto un menù salutare, dando indicazioni su linee specifiche; al quarto di scegliere prodotti amici dell’ambiente, biologici ma non solo”.
L’obiettivo generale del laboratorio Cura di sé è favorire una maggiore autonomia e responsabilità dei migranti, in modo da consentire loro di vivere in modo soddisfacente dando un senso particolare alla propria unicità, originalità e irripetibilità, e favorendo una migliore inclusione sociale. Esso prevede anche altri ambiti di applicazione, come la salute, con incontri con il medico volontario Luca Blesi, dedicati a fondamenti di primo soccorso e cenni di educazione sessuale; l’ambiente e la cura degli spazi personali, con un focus sulla raccolta differenziata e la gestione domestica; infine un training sportivo dedicato alla corsa
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