Si è concluso il laboratorio di narrazione autobiografica, condotto dalla Formatrice Francesca Brancato e dal Mediatore Culturale Ahmed Osman, nei giorni 21 e 28 febbraio e 7 marzo 2017, realizzato grazie al contributo per l’integrazione del progetto SPRAR del Comune di Alessandria.
Il laboratorio è stato ideato per consentire una forma libera ma creativa di narrazione della propria storia di viaggio, stimoli e scambi relazionali attivati con l’aiuto di diversi dispositivi narrativi, dalla scrittura al disegno, dal gioco alla poesia.
Il laboratorio ha coinvolto persone richiedenti asilo e cittadini residenti al fine di consentire la contaminazione dei diversi sapori, incorporati nelle memorie di ogni partecipante e capaci di riallineare ogni partenza, ritorno, compagno di viaggio.
Il narrare ha voluto significare riappropriarsi della propria storia.
“Scrivere sulla propria vita, del proprio viaggio”, hanno spiegato i conduttori, “serve a guardare razionalmente il proprio passato, anche se a volte è doloroso, a creare una distanza critica e a “mettere ordine”, attraverso la stesura delle parole sulla pagina. Usare modalità alternative di linguaggio ci costringe a elaborare, e questo ci aiuta e diventare più consapevoli di quello che siamo, quindi ad affrontare il futuro con più forza.”
Il viaggio è esperienza comune, sia quello attraverso il mare senza alcuna speranza, sia quello relativo ad un trasloco, ad una separazione, ad una nascita. Il viaggio trasforma e conduce in un luogo che è altro da noi e che ci riconduce a noi stessi attraverso l’incontro con l’Altro, il compagno di viaggio, il deserto, il mare, un prato, un abbraccio.
Il gruppo dei partecipanti ha infine deciso di rendere pubblico il percorso di laboratorio esperito e propongono alla cittadinanza una cena presso la Ristorazione §Sociale nella sera di venerdì 31 marzo per assaporare piatti tipici preparatati dai richiedenti asilo e per ascoltare le storie di viaggio narrate e vissute.
(A cura di Francesca Brancato e Ahmed Osman)
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