I richiedenti asilo vivono in città, anche ad Alessandria. Qual è il modo migliore per conoscerli se non incontrarli e ascoltare le loro storie? I ragazzi e le ragazze lo sanno ed è per questo che martedì sera hanno riempito la sala dell’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria per partecipare all’incontro organizzato nell’ambito del Progetto Giovani.
Da un lato, circa 70 giovani alessandrini che non si accontentano di conoscere l’immigrazione attraverso le immagini dei telegiornali, gli articoli dei quotidiani o gli stereotipi che proliferano sui Social Network. Dall’altro, 8 richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale dei progetti SPRAR e CAS di APS Cambalache.
Sono stati creati due percorsi di 4 tappe. Ad ogni tappa i ragazzi hanno potuto incontrare i richiedenti asilo che, a piccoli gruppi, hanno portato la loro testimonianza.
I primi passi sono stati mossi nei paesi d’origine dei migranti, attraverso i loro racconti sui contesti sociali e politici che li hanno spinti a cercare rifugio altrove. Un altrove raggiunto con mille sacrifici, affrontando un viaggio pericoloso e difficile.
Nella terza tappa di questo percorso i partecipanti hanno potuto riflettere sul tema dell’integrazione in Italia, ascoltando un altro punto di vista: quello di chi arriva e ha delle aspettative, dei sogni, degli obiettivi che cerca di raggiungere un tassello alla volta con il lavoro, lo studio, il volontariato.
Fatiche che, a volte, vengono spazzate via dalle difficoltà burocratiche per ottenere un permesso, dalla lentezza del sistema che genera ansia e preoccupazione.
Storie di vita completamente diverse, ma sensazioni e paure simili. In fondo, tra coetanei ci si capisce. Ci si capisce anche meglio se ci si guarda in faccia, se si costruiscono più spesso occasioni per stare insieme.
Come Associazione vorremmo raccogliere l’esigenza espressa dai giovani alessandrini presenti all’incontro. L’apertura e la curiosità manifestate durante la serata sono una ricchezza per noi, per la città e per i nuovi cittadini che la abitano.
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