Lo slogan della StrAlessandria 2016 “Uniamo le sponde”, è stato portatore di molteplici significati.
<<Fra le iniziative correlate alla StrAlessandria c’è anche un’importante attività portava avanti da alcune associazioni cittadine per far conoscere i richiedenti asilo ospiti in città e gli studenti delle nostre scuole: “Attraverso la scoperta reciproca si abbattono facilmente pregiudizi e si impara a immedesimarsi nell’altro”>> Scrive Marco Madonia di Alessandrianews nell’articolo che parla di Sekou, giovane ragazzo ospite di APS Cambalache.
Alcuni ospiti di APS Cambalache, come altri ragazzi ospiti di Social Domus e dell’Ostello di Santa Maria di Castello, hanno incontrato gli studenti alessandrini per abbattere le barriere di pregiudizio attraverso la conoscenza reciproca e lo scambio. Lo scopo di questi incontri che hanno preceduto la StrAlessandria è stato quello di far conoscere ai giovani cittadini i nuovi abitanti della città, di capire gli obiettivi della corsa che quest’anno ha unito non solo metaforicamente due sponde e di approfondire la figura del richiedente asilo.
I richiedenti asilo ospiti di Cambalache e Social Domus inoltre hanno dato il loro contributo alla realizzazione dell’evento creando insieme ai bersaglieri il cordone di sicurezza sul ponte Meier.
La StrAlessandria è servita a far sentire i ragazzi rifugiati parte di una città che sa dimostrarsi aperta e accogliente.
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