Tra gli insegnanti volontari della scuola di italiano c’è anche Matteo. Come è iniziata la sua collaborazione? Grazie ad un’altra insegnante, sua figlia Francesca. Essendo molto felice della sua esperienza e mancando nel team di insegnanti qualcuno che potesse seguire, in quel momento, l’unico ragazzo del progetto analfabeta e francofono, Francesca ha pensato di coinvolgere suo papà: “Sapevo che essendo in pensione aveva un po’ di tempo libero e voglia di rendersi utile, quindi ho pensato di coinvolgerlo, perché no?”.
Come Francesca, anche Matteo non aveva esperienza di insegnamento, ma con Sekou, un ragazzo maliano, c’è stata subito una grande intesa: “Io non parlavo francese dal ’62, ero un po’ arrugginito, ma anche Sekou, che usa il francese come seconda lingua dopo il bambara, aveva qualche difficoltà. Ci siamo venuti incontro e adesso ci capiamo benissimo!”.
L’efficacia delle lezioni di Matteo sono sotto gli occhi di chiunque abbia potuto osservare i progressi di Sekou, che in poco tempo ha iniziato a capire e parlare italiano molto bene. E il nostro insegnante non potrebbe esserne più soddisfatto: “Mi rendo conto di aver seminato qualcosa che sta crescendo, non solo per quanto riguarda la lingua italiana, ma anche la fiducia che ora Sekou ha in sé stesso e negli altri, in chi incontra e vuole aiutarlo”.
Buon lavoro quindi a questa squadra davvero affiatata!