Fra pochi giorni ricominceranno i corsi di italiano al C.P.I.A. di Alessandria (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) e anche i nostri ragazzi torneranno sui banchi di scuola. Ma durante l’estate non sono rimasti con le mani in mano! Due volte alla settimana hanno seguito le lezioni di italiano tenute dai volontari della nostra associazione. Francesca, educatrice professionale, è una di loro ed ha avuto modo si seguire i ragazzi non solo nel corso dell’estate, ma già a partire da questa primavera, integrando le lezioni del C.P.I.A. Haseeb, Adama, Dama e Aboubacar sono i ragazzi della sua classe, un gruppo affiatato e motivato che in poco tempo ha fatto enormi passi avanti nello studio dell’italiano. L’atmosfera durante le sue lezioni è bellissima, tutti prendono parola senza esitazioni, i ragazzi si aiutano uno con l’altro e tutti si impegnano al massimo! Come si siano raggiunti questi risultati lo si capisce bene quando si parla con Francesca. Ha cominciato a fare volontariato con noi a marzo, spinta da una forte determinazione nel voler aiutare le persone più vulnerabili. Quando è arrivata avevamo bisogno di qualcuno che aiutasse i ragazzi a ripassare ciò che avevano fatto a scuola di italiano e Francesca si è subito resa disponibile: “Nonostante all’inizio avessi un po’ di timore non avendo mai fatto una cosa del genere, le lezioni funzionavano e questo mi ha dato la motivazione per continuare… perché le soddisfazioni che ti danno questi ragazzi sono davvero tante!”. Un ragazzo analfabeta che legge una parola per la prima volta, un altro che riutilizza le regole che gli hai spiegato la volta precedente, una classe che ti sorride e aspetta che tu inizi una nuova lezione ti possono svoltare la giornata! E con un’insegnante come lei, la lezione smette di essere solo un momento di studio, diventando luogo di interazione sociale, dove creare legami che vanno oltre l’apprendimento della lingua: “Con questi ragazzi si sono creati dei legami di amicizia che trascendono le ore di lezione. Durante le iniziative dell’associazione, le feste, le cene, i momenti di interazione sono stati tanti e ogni volta i legami creati a scuola si sono rinsaldati, permettendomi di conoscere una nuova storia, un nuovo angolo di mondo. Sono davvero contenta di aver conosciuto queste persone e di poter essere loro d’aiuto, sono ragazzi stupendi”. Tante soddisfazioni, nuove amicizie, nuove prospettive: l’accoglienza fa bene dunque, anche a chi la fa. Se non vi fidate… Provate per credere!
Si torna a scuola