Ciao, il mio nome è Mohamadou Dabo.
Ho 29 anni e sono originario del Mali. Sono nato a Kaimpo, un piccolo villaggio agricolo.
Da bambino non ho frequentato la scuola, non ho avuto l’opportunità di imparare a leggere e scrivere. Aiutavo la mia famiglia andando al mercato a vendere le capre; crescendo ho cominciato a lavorare nei campi insieme a mio padre. Quando finiva la stagione agricola, tutta la mia famiglia si spostava dal villaggio alla città più vicina, fino alla stagione successiva.
Il problema di abitare in un villaggio è che non c’è legge, non c’è polizia, non c’è giustizia. Tutto dipende dal capo del villaggio. Io ho avuto dei problemi con lui e sono dovuto fuggire per non rischiare la vita.
Ho lasciato in Mali mia madre, i miei fratelli, mia moglie e mio figlio piccolo. Si chiama Baba Dabo e il mio sogno è di farlo crescere qui in Italia.
Ho attraversato l’Algeria fino ad arrivare in Libia. Nei mesi trascorsi a Tripoli ho avuto solo problemi. I predoni mi hanno minacciato e ferito alla gamba con un coltello per rubarmi il denaro guadagnato al lavoro.
Appena ho accumulato la somma necessaria ho trovato dei trafficanti che mi fatto imbarcare per fuggire dalla Libia. Il viaggio in mare è durato tre giorni. Quando siamo sbarcati ci hanno dato acqua, cibo, ci hanno fatto lavare e dato vestiti puliti. Ho subito capito di essere arrivato in Europa.
Qui sto cominciando tutto da capo. Per la prima volta nella mia vita vado a scuola. E’ emozionante saper leggere e scrivere il proprio nome.
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