Ciao, mi chiamo Madieheri Drame, per gli amici Madì, ho 24 anni e vengo da Kayes, in Mali.
Non ho avuto la possibilitá di frequentare molto la scuola, e ho imparato presto il mestiere di fabbro.
Ho dovuto lasciare la mia casa perchè lì c’era la guerra.
Ho attraversato l’Algeria fino ad arrivare in Libia. In Libia è stato difficile, non tutti i giorni lavoravo, e quando lo facevo spesso non venivo pagato; la Libia è un posto pericoloso, non uscivo quasi mai di casa per non rischiare di essere picchiato e derubato.
Ho deciso di scappare anche da lì, e mi sono imbarcato per venire in Italia. Non avevo mai attrversato il mare prima di allora. Il viaggio è durato tre giorni, sulla barca eravamo in 125, con poca acqua e senza cibo.
Sono sbarcato in Sicilia e mi hanno portato ad Alessandria.
Ora vivo qui come richiedente asilo e sono in attesa di sapere se potrò restare in questo paese.
Dell’Italia avevo visto molte immagini alla televisione, mi sembrava un bel posto. Ora che sono qui, posso dire è come mi aspettavo: mi piace Alessandria, è tranquilla, c’è la pace.
Mi piace la pasta al pomodoro e tifo per il Milan.
Spesso vado al parco a giocare a calcio: sono centrocampista, ho imparato a giocare da piccolo sulle strade di sabbia di Kayes.
Frequento la scuola di italiano. “Ici l’école est un cadeau”, qui la scuola è opportunità per tutti.
Il progetto “Fermento: le lenti dell’inclusione” si prefigge di attivare un osservatorio interistituzionale sul Comune…
Come ci si sente, nell’Italia di oggi, ad essere giovani arrivati in Italia da preadolescenti…
“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”, scriveva Maria Montessori. Per…
“Il vademecum sulle vulnerabilità del Ministero dell’Interno, elaborato insieme agli attori che fanno parte dell’accoglienza…
"Questa esperienza presso Cambalache mi ha fatto capire quali sono i miei limiti, i miei…
"Mi chiamo Kanishka ho 24 anni e sono indiano. A maggio 2024 ho concluso la…